Sul catalogare

Alla fine del XIX secolo il profumiere Septimus Piesse organizzò alla metà dell'Ottocento una curiosa corrispondenza tra note musicali e essenze profumate. Una pagina del suo trattato.


Il prodotto finale: uno scritto sul futuro

Per terminare positivamente il corso è necessario produrre un testo che sarà raccolto (dopo opportune verifiche ed eventuali correzioni e/o modifiche) in un libro a stampa, come è già avvenuto per gli Incontri con la macchina.

Si invitano i dottorandi a seguire le indicazioni:

1. sviluppo di un testo (narrativo, di circa 10000-15000 caratteri max) che a partire dalle personali esperienze di ricerca esca dai propri confini e li superi cercando nuovi argomenti e temi al di là delle frontiere e che presenti una visione proiettata al 2060;

2. sono ammessi tutti generi della comunicazione che possano trovare in un volume a stampa il loro supporto materiale; sono ammesse narrazioni per immagini (fumetti, graphic novel, sceneggiature, partiture musicali, story board, serie TV, programmi politici, manuali di istruzione, ricette, progetti meta-scientifici, ecc.) Per chi volesse presentarsi con un'opera musicale è possibile linkare al testo un sito web tramite un QR code;

3. il testo (come accade nella letteratura scientifica) dovrebbe essere  corredato da alcuni fondamentali riferimenti bibliografici richiamati nel testo con il rimando "all'americana", evitando le note a piè di pagina. Es. (Marchis 2020) : Vittorio MARCHIS, Dall'Arte.. allo Zero. Piccolo dizionario filosofico dell'ingegneria, Firenze : Mondadori Università, 2020; 

4.  per meglio impostare il lavoro individuale ciascun dottorando è invitato a presentare nei prossimi incontri un titolo provvisorio e un brevissimo abstract che anticipi l'argomento e la forma del proprio contributo 

I prossimi Incontri / Lezioni

Come concordato con i presenti alla lezione di ieri ecco il calendario dei prossimi incontri:

Martedì 29 marzo, ore 15:00-17:00, Sala riunioni DIMEAS, 3° piano

Gioved' 7 aprile, ore 15:00-17:00, Sala riunioni DIMEAS, 3° piano

Martedì 12 aprile, ore 15:00-17:00, Sala riunioni DIMEAS, 3° piano

STEP #17 - un Nobel futuro

Scrivere in dieci righe la biografia di un personaggio immaginario vincitore di un premio Nobel 2022 per un'impresa rilevante nell'ambito della vostra azione?

Facoltativo: scrivere la motivazione dell'Accademia di Stoccolma

STEP #16 - se foste...

Immaginate che al vostro artista preferito di oggi (regista, scrittore, fumettista, drammaturgo, sceneggiatore, street artist, attore, performer, rapper, cantautore, scultore etc) sia chiesto di presentare un progetto per una sua opera con tema la vostra azione: come lo scriverebbe in dieci righe?

STEP #15 - deja vu

Trovare una o più opere che rappresentino la vostra azione per ciascuno dei linguaggi: romanzo, poesia, opera teatrale, serie tv, podcast. Cercate così il deja-vu.

Nella macchina, esperienze rock

Nella macchina, di Marracash, ft. Neffa (musica)

Macchina (Testo) di Bisca tratto da Evoluzioni

Paolo Conte - Parole d'amore scritte a macchina (musica)

Lettere dal Lago di Como

Negli anni '20 del Novecento Romano Guardini pubblicò le Lettere dal Lago di Como che reca come sottotitolo La tecnica e l'uomo. Questì i passaggi che meglio definiscono il ruolo della macchina.

  • LETTERA PRIMA, La questione. p.9
  • LETTERA SECONDA, Artificialità dell’esistenza, p.15
  • LETTERA TERZA, L’astrazione, p.25
  • LETTERA QUARTA, La presa di coscienza, p.33
  • LETTERA QUINTA, Lo sguardo d ’insieme, p.43
  • LETTERA SESTA, Il dominio, p.55
  • LETTERA SETTIMA, La massa, p.63 
  • LETTERA OTTAVA, Il venir meno dell'organico, p.77
  • LETTERA NONA, Il nostro compito, p.91

Vedi: di ciò che su, nel Nord, è già quasi compiuto, percepii qui i primi sintomi. Vidi la macchina penetrare in un paese che finora aveva posseduto una cultura. (p. 11) 

Abbiamo persino imparato a vedere valori positivi nell’ineluttabile. Cominciamo ad aprire gli occhi sulla grandezza di questo nuovo mondo della macchina e troviamo già la forza di guardarlo in faccia e di porgere la mano per dargli forma. (p.13) 

Il mondo della macchina viene dal Nord e il Nord può dominarlo; ma nel Sud esso porterà soltanto barbarie. (p.14) 

E ciò che il concetto è per la conoscenza delle cose, il meccanismo, l’apparecchio, la macchina lo sono per l’attività pratica. Ciò che il concetto procura alla conoscenza e precisamente il mezzo di arrivare - tramite suo - a molti oggetti senza afferrarne alcuno vivo, di elaborare un segno nel quale tutti gli attributi comuni vengano compresi e designati con rigore - questo servizio la macchina lo rende all'azione. Essa è un concetto fatto d’acciaio. S’impossessa degli oggetti multipli, trascurando la loro singolarità, la loro particolarità e li tratta come se fossero tutti uguali. (p.30)

Il giornalista va a caccia di fatti, li descrive e li analizza; la macchina fotografica li fissa sulla pellicola. Nessun avvenimento passa inosservato. (p.38)

L’essenziale, ora, nella rappresentazione del mondo come in quella dell’uomo è anzitutto di vedere come le forze si trovino l’una rispetto all’altra. Quantità e qualità; calcolo e creazione; macchina e vita; oggetto e persona. (p.52)

Non sussiste alcun sentimento delle possibilità biologiche e dei limiti del vivente; nessun sentimento della misura naturale determina questo comportamento. Il fine è elaborato dalla ragione e fissato arbitrariamente. In base ad una formula scoperta le energie e le sostanze sono fatte convergere ad un unico fine: la macchina. La macchina è una formula di ferro, diretta verso uno scopo determinato. (p.58)

La gigantesca macchina della vita economica funziona nella stessa maniera razionale, meccanica, arbitraria. Essa serve all’organizzazione politica e la domina. Penetra nel più profondo della vita intellettuale per mezzo della stampa quotidiana, del cinema, dell’editoria, del teatro, della musica, dei viaggi, ecc. (p.59)

L’aumento della popolazione nel corso degli ultimi sessantanni è stato reso possibile dalla macchina. D’altra parte, però, è esso che rende possibile la macchina. Tuttavia si deve riconoscere che una cosa non può spiegarsi per mezzo dell’altra. Mi sembra che quel processo che crea la macchina - insisto ancora su questo punto: che essa rompe l’equilibrio organico, infrange i legami con la natura e scatena delle forze isolate - significhi anche lo scatenamento della forza di accrescimento della «vegetazione umana». (p.70)

Ho l’impressione che il nostro patrimonio sia stato preso tra gli ingranaggi di una macchina mostruosa, capace di triturare tutto. Diventiamo poveri, sempre più poveri! Si salverà soltanto ciò che è puro, autentico, in sé e nella nostra anima. Dovrà essere così, inevitabilmente. Forse non abbiamo altro modo per pervenire ad una vera realtà. (p.75)

Ora le energie della natura, così isolate, potevano operare in base al riconoscimento e alla liberazione della loro legalità razionale, sostenute com’erano da questa nuova volontà specificamente meccanica. Definendola «meccanica» non intendo dire che essa sia stata «materiale». In questa volontà è racchiusa una immensa spiritualità. (p.84)

(Questa nuova volontà) non s’appoggia, come sulle sue assise, sulla sfera organica, ove l’uomo inizia le sue intraprese e svolge i suoi compiti. Al contrario, il suo punto di partenza è la forza naturale isolata, concepita razionalmente e divenuta efficace in virtù della macchina - la quale altro non è se non la ragione tradotta in apparecchio! (p.85)

E anche se tiriamo un respiro di sollievo appena questa barbara macchina si è allontanata da noi, sappiamo bene che essa avrà l’ultima parola e che verrà un giorno in cui queste contrade, queste costruzioni, queste città e queste strade e tutto il quadro formato da questo paesaggio saranno sacrificati all’arbitrio di quella motocicletta. (p.87)

Ciò che viene in seguito, invece, mi sembra abbia a rivelare tutt’altra mentalità e precisamente mi pare che mostri la volontà di stabilire liberamente i suoi obbiettivi, indipendentemente da qualsiasi legame organico, sulla base di forze rese libere per mezzo della ragione e assoggettate alla volontà autonoma per mezzo della macchina. (pp.88-89)

Ma, veramente, le forze di cui parliamo sono sfuggite dalla mano della personalità vivente, o si dovrebbe dire piuttosto che è la mano che non le ha più sapute trattenere? Che se le è lasciate sfuggire? E che per questo esse sarebbero cadute sotto il giogo demoniaco del numero, della macchina, della volontà di potenza? ... (p.97)

E io credo di avere delle prove di questa possibilità. Vedo, infatti, una architettura in cui il prodotto tecnico ha trovato la sua forma vera. Questa forma non è un apporto dall’esterno, ma viene dalla medesima origine del prodotto tecnico stesso. Ed essa è così pura, così sincera, così naturale, che si potrebbe esser portati a credere che una macchina giustamente costruita, una casa opportunamente ben progettata trovino in questa perfezione anche il loro valore artistico; (p.107)


Un antropologo tra di noi

Italo Calvino, romanziere attento alla scienza, non dimentica la dimensione antropologica della tecnica, esaminandola nelle più quotidiane azioni. Per questo il Marcovaldo può ritenersi un saggio antropologico dell'Italia del miracolo economico. Nanni Loi la rappresentò egregiamente nei suoi "Specchio segreto" una candid camera nostrana e in uno sceneggiato per la Rai (1° episodio, 3° episodio, 4° episodio, 5° episodio, 6° episodio)





Un regista cecoslovacco

La diabolica invenzione di Karel Zeman


Il film originale Vynález Skázy (1958)



STEP #14 - ABC

Scrivere, illustrandolo, un abbecedario della propria indagine secondo lo schema: A come ..., B come... eccetera.

Qui di seguito il tentativo di un Abbecedario dell'Antropologia della tecnica:

STEP #13 - Il futuro di Robida

Individuare all'interno del romanzo di Albert Robida, Il secolo XX, uno o più passi che commentino l'azione sotto indagine e farne un breve commento.



A cosa servono le bibliografie

Se a prima vista le bibliografie e soprattutto le note bibliografiche sembrano dare sfoggio in primis del grado di informazione di chi scrive e in secondo luogo affermano la necessità di approfondire argomenti che non sono stati ampiamente trattati, di esse ne ribadisco una funzione molto più nascosta ma forse ancora più importante. Quando si legge una bibliografia esiste un primo livello di conoscenza che svela al lettore la presenza di autori noti, ma al contempo anche di "nomi" assolutamente sconosciuti. Ed è proprio intorno ad essi che la curiositas deve attivarsi, perché ogni ricerca deve prendere il La proprio da ciò che è "l'ignoto ignoto". E ogni bibliografia è una specie di libreria...



Tecnica e cultura


SOMMARIO

Introduzione di Thomas Maldonado, 9
Cultura e tecnica di Franz Reuleaux, 25
Il dominio della tecnica di Georg Simmel, 37
Tecnica ed economia di Werner Sombart, 47
Le metropoli e la vita spirituale di Georg Simmel, 65
L'importanza delle arti applicate di Hermann Muthesius, 80
Estetica dell'ingegneria di Joseph A. Lux, 96
Arte e tecnica di Peter Behrens, 115
Arte e industria di Henry van de Velde, 132
Tecnica e cultura di Werner Sombart, 137
La meccanizzazione del mondo di Walter Rathenau, 171
Il contributo delle strutture industriali alla formazione di un nuovo stile di Walter Gropius, 202
Filosofia della tecnica di Eberhard Zschimmer, 208
La scienza come professione di Max Weber, 225
La freddezza tecnica di Ernst Bloch, 236
Tecnica e idealismo di Eberhard Zschimmer, 247
Principi della produzione del Bauhaus di Walter Gropius, 269
Filosofia della tecnica di Friedrich Dessauer, 281
Esigete la dittatura della macchina di Hans Schmidt e Mart Stam, 297
Bibliografia, 301














STEP #12

Quale suggerimento traete da questa immagine? Ne riuscite a individuare il contesto?


STEP #11 - comics

Cercare una citazione attinente alla azione sotto esame che faccia la sua comparsa in una striscia di fumetti, arricchendola oltre ce del riferimento bibliografico anche di un breve commento personale.



Il sublime

 Περὶ Ὕψους

Il trattato Del sublime dello Pseudo Longino

Trattato del sublime di Dionisio Longino tradotto dal greco in toscano da Anton Francesco Gori

Edmond Burke, Ricerca sull'origine delle idee del sublime e del bello, 

Mario Costa, Il sublime tecnologico, Castelvecchi, 1998

Mario Costa, Dopo la tecnica. Dal chopper alle similcose. Seguito da: «Il sublime tecnologico» trent'anni dopo, Napoli : Liguori, 2015

STEP #10 - in un libro

Avendo a disposizione il volume Out of Control di Kevin Kelly, cercare in esso tutti i passi in cui è coinvolta la azione oggetto del vostro approfondimento, e riportarli nel proprio blog, citando esattamente i riferimento della pagina.



Prima della storia

Prima della storia: dai cercatori agli artigiani: 

saper cercare... saper fare.

Un frammento di ossidiana, un ciottolo di pietra lavica, una selce lavorata.

Capire la complessità

Quando ho acquistato il libro In un volo di storni di Giorgio Parisi, ho cominciato ad apprezzare la "complessità" di questo scienziato. Prima avevo qualche diffidenza a entrare in contatto con le astrusità di un Premio Nobel. Ecco alcuni spunti per varcare i confini della scienza, delle scienze, e del sapere.

Una conferenza tenutasi al Politecnico di Milano (2022)

Giorgio Parisi e Carlo Rovelli parlano dei progressi della scienza (2015)

Antropologia del cinema

 Dialoghi Mediterranei

Edgar Morin per la nuova antropologia del cinema


Cinema Massimo – 28 ottobre 2016

Altri mondi


 
Un Autre Monde, par Grandville (1844)

Tutto ciò avviene prima delle grandi esposizioni, prima ancora della Great Exhibition di Londra del 1851...

e il riferimento alla "dito medio" di Cattelan sembra ovvio...


Alle esposizioni: un approccio antropologico




 

La macchina

"La macchina è un artefatto che consumando una risorsa modifica lo stato di un sistema" (V. Marchis)

Intorno alla macchina e alla sua epistemologia per sei anni si è svolto un ciclo di lezioni alla Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino. A fianco di queste lezioni è stato realizzato il blog:

http://epistemologiadellamacchina.blogspot.com/


Conferenze TED e altre lezioni

 The Overturn. Esseri Umani nell'Era della Trasformazione Antropologica, di Piero Dominici

Wade Davis sulla rete mondiale di credenze e rituali

Adriano Favole. Un’antropologia delle vie di fuga.

Marco Aime: Cultura popolare, cultura di massa, cultura virtuale

Francesco Remotti: Identità e impoverimento culturale



All'origine della scrittura

Il nsibidi è un insieme di centinaia di segni che sembrano avere un assetto logografico (in cui ogni segno corrisponde a una parola), anche se i segni sono, da un punto di vista grafico, formalmente astratti. Veniva usato per decorare la pelle (tatuaggi), zucche a forma di fiasco (calabash), tessuti e vestiti. Sembra avere origini esoteriche ed essere stato inventato per un gruppo di iniziati in Nigeria, ma è difficile definirlo un sistema di scrittura vero e proprio e ancora più difficile è spingere le sue origini indietro, fino al neolitico.

(SilviaFerrara, Il salto (Italian Edition) (p.94). Feltrinelli Editore. Edizione del Kindle.) 

Codice malavitoso


STEP #9 - lo slogan

Attualizzandolo al presente e agli avvenimenti che più ci coinvolgono, creare (e non copiare) uno slogan legato alla azione oggetto del personale approfondimento.


STEP #8 - l'arte figurativa

L'espressione artistica, la semplice rappresentazione con un disegno, è al centro della "cultura" proprio perché come ha ben puntualizzato sin dalla fine del XIX secolo Edward B. Tylor "la cultura, o civiltà, intesa nel suo ampio senso etnografico, è quell’insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo come membro di una società" e il dipinto, sia esso un graffito in una grotta sia una tela in un museo trasmette conoscenza.

Ritrovare in un "quadro" il messaggio culturale legato al tema della ricerca: ne discuteremo tutti assieme.


STEP #7 - la musica

Indicare come una canzone sia in grado di veicolare il messaggio dell'azione sotto indagine. Se possibile indicare il link a YouTube.

Anthropology by Charlie Parker

Wikipedia



Interconnessioni

Ecco un sito che mette a disposizione del grande pubblico la rete del Jazz

https://linkedjazz.org/network/

Romano Guardini, Lettera numero uno

[...] Ma, tutt’a un tratto, nella cantante fuga di profili di una cittadina di provincia, scorsi il grossolano edificio di una fabbrica! Nell’armonico insieme di un paesaggio, in cui tutte le lince ascendenti e discendenti, la massa intera e ogni singola struttura pareva cantassero un’unica, pura melodia, accanto all’alto campanile vidi bruscamente ergersi una ciminiera, che rovinava lutto. Fu terribile! Dovrai darti un po’ la pena di capire tutto questo! Su, nel Nord, ci abbiamo fatto l’abitudine. Sappiamo già che il mondo che ci circonda è stato devastato. Abbiamo persino imparato a vedere valori positivi nell’ineluttabile. Cominciamo ad aprire gli occhi sulla grandezza di questo nuovo mondo della macchina e troviamo già la forza di guardarlo in faccia e di porgere la mano per dargli forma. Ma qui, era tutt’un’altra cosa! Qui viveva ancora una forma amica dell’uomo. Qui c’era ancora una natura «umanamente» abitata. Ed ora vi vedevo irrompere la distruzione. Allora ho sentito ciò di cui lassù, per forza di abitudine, non mi rendevo più conto: il mondo dell’umanità legata alla natura, il mondo della natura compenetrata di umanità, è in procinto di tramontare! Quale tristezza susciti questa constatazione, non ti so dire. E come se si fosse trovato un essere raro, dotato di una vita preziosa - ed ora lo si vedesse declinare verso lo sfacelo. È qui, che ho capito Hòlderlin! [...]

Lettere dal Lago di Como

Queste lettere sono apparse - a suo tempo - nella rivista «SchiIdgenossen»: la prima, nel numero di Pentecoste del 1923, l’ultima in quello dell’autunno 1925. (Romano Guardini)



STEP #6 - nel cassetto

Indicare (fotografandolo) un oggetto che trovate "nel vostro cassetto", o sul vostro tavolo di lavoro, che possa simbolicamente o praticamente connettersi con l'oggetto della vostra ricerca.



STEP (consigli per il Blog personale)

A questo punto vale la pena di ricordare che il proprio Blog è un diario di bordo (dal lat. diarium, der. di dies ‘giorno’) che deve accompagnare quotidianamente le nostre ricerche, osservazioni, curiosità. Gli Step che si trovano indicati su questo blog sono solo dei consigli, ma è assolutamente necessario allargare il più possibile la propria "rete". Senza dimenticare di annotare con indicazioni spazio-temporali e di riferimento biblio-web-grafico ciò che si "posta".

STEP #5 - il tatuaggio

"Il tatuaggio (derivato dal francese tatouage, a sua volta dal verbo tatouer e questo dal termine anglosassone tattoo, adattamento del samoano tatau)è sia una tecnica di decorazione pittorica corporale dell'uomo, sia la decorazione prodotta con tale tecnica. Tradizionalmente la decorazione è destinata a durare per molto tempo, a volte per sempre, ma in tempi recenti sono state inventate tecniche per realizzare tatuaggi temporanei." (Wikipedia)

Esiste un rapporto tra l'antropologia della tecnica e il tatuaggio? Cercare i nessi con la "azione" sotto indagine.

Così analizzava i tatuaggi Cesare Lombroso nel suo saggio L'uomo delinquente in rapporto all’antropologia, alla giurisprudenza ed alla psichiatria (Milano : Hoepli, 1876),  (Link)

STEP #4 - la superstizione

"La superstizione è una credenza di natura irrazionale che può influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone che la fanno propria." (Wikipedia)

Ma che cosa vuol dire irrazionale? vuol dire a-scientifica?

Provare a legare la propria "azione" al concetto e alle pratiche della superstizione.



Tecnologia VS Teologia

La globalizzazione e gli sviluppi della tecnoscienza sempre più aprono la società a nuovi scenari: molti sono i saggi che analizzano l'evoluzione "delle religioni".

Connecting with a Theology of Technology, by Wes Avram

Prolegomena to a Theology of Technology by David W. Gill

2020




STEP #3

Roger Vadim, 1968

Cercare, con un  po' di fantasia, le presenze della "azione" che state indagando all'interno della storia del cinema.

Charlie Chaplin, 1936

Le Vingtième Siècle

Le Vingtième Siècle,  testo e disegni di Albert Robida, 1884 

La Vie Electrique, testo e disegni di Albert Robida, 1890

Il Futuro è servito






Il Museo dell'Avvenire

Nel 2000 Enki Bilan e Pierre Christin in occasione dei quindici anni della catastrofe nucleare di Chernobyl hanno pubblicato un curioso volume di fantascienza.



Nel nostro volume Utopie della macchina (Milano : Mimesis, 2021) è apparso il racconto meta-scientifico di Reza Malekimoghadam, Chernobyl Disaster.



Marco Pozzi consiglia...

Negli ultimi anni della sua vita, Lev Tolstoj così scriveva (Diari, 1910):

“La teologia medioevale o la corruzione dei costumi al tempo di Roma avvelenarono soltanto i loro popoli e dunque una piccola parte dell’umanità; oggi invece l’elettricità, le ferrovie e il telegrafo avvelenano il mondo intero. Tutti si servono di queste cose, non possono fare a meno di appropriarsene, e tutti soffrono allo stesso modo, e sono costretti nella stessa misura a cambiare il loro modo di vita. Tutti sono costretti a tradire la cosa più importante della loro vita, la comprensione della vita stesa, la religione. Macchine: ma per produrre che cosa? Telegrafi: per comunicare che cosa? Scuole, università, accademie: per insegnare che cosa? Assemblee: per ascoltare che cosa? Libri, giornali: per diffondere quali notizie? Ferrovie: per andare da chi, e dove? Milioni di uomini radunati in branco e sottomessi a un potere supremo: per fare che cosa? Ospedali, medici, farmacie per prolungare la vita: per fare che cosa? […] Come si impadroniscono facilmente i singoli individui, non meno degli interi popoli, di ciò che si chiama civiltà, autentica civiltà! Portare a termine l’università, tenersi le unghie pulite, servirsi del sarto e del barbiere, viaggiare all’estero: è questo ciò a cui si riduce l’uomo altamente civilizzato. E i popoli? il maggior numero di ferrovie, di accademie, di fabbriche, di navi da guerra, di fortezza, di giornali, di libri, di partiti, di parlamenti: a questo si riduce il popolo altamente civilizzato. Alla causa della civilizzazione sono stati guadagnati uomini e popoli a sufficienza, ma non a quella di un’autentica illuminazione. La prima è facile, e riscuote ampio consenso; la seconda richiede invece l’impiego di tutte le forze, e incontra perciò nella grande maggioranza delle persone solo disprezzo e odio, poiché svela la menzogna della civiltà.” 

Le prossime lezioni / i prossimi incontri

Per pianificare i prossimi incontri è stato organizzato un Doodle a questo indirizzo:

https://doodle.com/meeting/participate/id/lejVE54e


QUESTE LE PROSSIME LEZIONI

Aula DIMEAS 3° piano

Lunedì, 14 marzo, 17:00-19:00

Mercoledì, 16 marzo, 9.00-11:00

Giovedì, 17 marzo, 9.00-11:00

Giovedì, 24 marzo, 9.00-11:00


NOTA: La registrazione della Lezione #1 (10/3/2022) è disponibile sul portale della didattica

STEP #2

Caricare sul proprio blog una immagine pubblicitaria che esemplifichi l'azione sotto indagine.

Per esempio, per l'azione "DIPINGERE":




STEP #1

Creare un Blog personale intitolandolo alla "azione" che è stata scelta per l'approfondimento da condurre nell'ambito del corso di Antropologia della tecnica. Attendo in vostro indirizzo.

Che cosa è un Blog _ STEP #0

Blog sta per "WEB-LOG" ossia un diario di bordo in Internet. A questo proposito vi invito a curiosare la definizione di questo termine e anche il mio articolo apparso sulla Rivista "Radio Kit Elettronica" a proposito del "LOG" (l'articolo si trova tra il materiale che ho caricato sul portale della didattica).

Fatta questa premessa invito tutti i dottorandi del Corso a realizzare un proprio Blog su cui depositare come su un diario di bordo i passi del proprio cammino di ricerca intorno alla Antropologia della tecnica, soprattutto andando a seguire le istruzioni che Step dopo step posterò (uso questo brutto verbo) sul mio Blog.  Una volta creato il proprio Blog siete invitati a comunicarmene l'indirizzo, in modo che possa collegarlo in questa sede, creando così un HyperBlog.

Le azioni dell'antropologia della tecnica

 



1.        

Allevare

2.        

Armare

3.        

Arredare

4.        

Bonificare

5.        

Calcolare

6.        Cretaio

Catalogare

7.        Fiore

Coltivare

8.        

Combattere

9.        

Commerciare

10.    Nastasi

Comunicare

11.    Finocchiaro

Conservare

12.    Mazelli

Costruire

13.    D'Urzo

Curare

14.    Pinto

Distruggere

15.    

Divertire

16.    

Edificare

17.    D'Agostino

Educare

18.    Di Prima

Fabbricare

19.  Bruno

Generare

20.    

Giudicare

21.    Pozzi

Governare

22.    

Immagazzinare

23.    Difonzo

Informare

24.    Gallo

Inquinare

25.    

Istruire

26.    Moro

Lavorare

27.    

Leggere

28.    Spano

Navigare

29.    Bentivegna

Pianificare

30.    

Pulire

31.    Moiso

Raccontare

32.    Testa

Ricordare

33.    

Riprodurre

34.    

Riscaldare

35.   Tartaglino 

Scrivere

36.    

Sollevare

37.    Molino

Suonare

38.    Coluccia

Trascendere

39.    Montanaro

Trasportare

40.    Mastrolia

Urbanizzare

41.    Gardella

Vestire

42.    Buzzone

Viaggiare

43.    Rovera

Volare