La poésie de la main

 La poésie de la mainun' interessante causérie di Gaston Bachelard trasmessa a Radio France il 20 dicembre 1952.

Anche quest'anno il Corso sarà attivato

Carissimi dottorandi e amici, ho avuto la bella notizia che anche quest'anno il corso di Antropologia della tecnica si terrà sotto la mia direzione. Mi hanno avvisato che il Corso sarà disponibile in catalogo dai primi di novembre prossimo.

Istruzioni per il contributo finale

Carissimi dottorandi, vi ricordo che per ottenere il Pass del corso di Antropologia della tecnica è necessario preparare un testo (in accordo con le sceelte lessicali già prese) che, se esaminato nella sua integrità verrà accettato, potrà diventare un capitolo del volume "Lessico della seduzione e le macchine". In tal caso il dottorando oltre alla pubblicazione otterrà il Pass-With-Merit.

Queste le semplici norme per la redazione del testo:

  • Formato Word (no pdf) di 10-15.000 caratteri.
  • Le immagini, assolutamente prive di diritti e meglio se originali. dovranno essere fornite a parte in formato jpg a 300 dpi
  • I testi possono essere forniti di bibliografia essenziale nel formato:
    • (Cognome autore/i monografia Anno): Nome puntato autore/i. Cognome autore/i, Titolo monografia in corsivo, Città : Editore, Anno.
    • (Cognome autore articolo Anno):Nome puntato autore/i. Cognome autore/i, Titolo articolo in corsivo, in "Rivista o periodico", anno, numero, pagine.
  • I riferimenti bibliografici, se necessari, dovranno essere riportati all'interno del testo nel formato "all'americana", ossia nella forma (Cognome autore Anno, pagina/e).
  • Le note, se assolutamente necessarie, dovranno consistere in approfondimenti del testo, se possibile preive di riferimenti bibliografici, che in ogni caso dovranno attenersi a quanto indicato a punto di cui sopra.
Il termine per la consegna dei testi è il 30 aprile prossimo. In ogni caso è gradita l'anticipazione di una bozza del testo, onde poterla discutere.

Il prossimo incontro sarà annunciato subito dopo Pasqua e probabilmente sarà preceduto da un doodle per ottenere la massima partecipazione dei dottorandi.


Intorno all'Encyclopédie

 https://machine-history.blogspot.com/search?q=diderot

Mémoire

Alcuni suggerimenti e cosigli del prof. Masiero

Ecco le due segnalazioni bibliografiche promesse in particolare al dottorando di Fisica. Ovviamente li segnalo in quanto stimolanti e non in quanto io li ritenga risolutivi:

David Deutsch , L’inizio dell’infinto, Torino : Einaudi, 2013

Chiara Marletto, La scienza dell’impossibile, Milano :  Mondadori , Milano, 2022

Segnalo anche alcuni miei brevi scritti di questi ultimi tempi che forse possono essere di stimolo. Allego anche il gioco fatto sull’opera del poeta  Zanzotto e il piccolo libro su New Bauhaus che sono disponibili sul portale della didattica.

Roberto Masiero


Roberto Masiero il 24 marzo ha tenuto una lezione al Corso di dottorato "Antropologia della tecnica": tutti lo ringraziamo per le stimolanti considerazioni di cui ci ha fatti partecipe. 

Qui nel seguito alcuni link per approfondire...

Su FYNpaper

su Scenari, la Rivista di approfondimenti culturali di Mimesis

I libri di Roberto Masiero su goodreads


Il lessico...

Titolo: Lessico della seduzione e le macchine

a cura di Vittorio Marchis, Roberto Masiero e Marco Pozzi

Indice:

Vittorio Marchis, Una analisi antropologica della tecnica e delle sue seduzioni nell’era del digitale

Le “voci” della seduzione (e i loro colori):

1. Accidia (Laura Salamina) GRIGIO TOPO

2. Armonia (Francesco Atzori) LILLA

3. Aprosdoketon  Inatteso (Luca Valzano)

4. Arte (Sofia Leoni) GIALLO CROMO

5.     Creazione (Nicolò Grasso)

6. Coralità (Stafano Cerutti) BIANCO LATTE

7. Desiderio (Matteo Gaidano) ROSSO BORDEAUX

8. Disordine (Angelo La Gorga) TERRA DI SIENA

9. Efficienza (Nicola Puca) VERDE SMERALDO

10. Equilibrio (Giada Rosso)

11. Intelligenza (Andrea Alliaud)

12. Kanòn  (Luca Valzano)

13. Libertà (Andrea Alliaud)

14. Meraviglia (Stafano Cerutti) GIALLO OCRA

15. Mancanza (Elisa Tartaglino) ARGENTO

16. Mainomai (Davide Fassino) VIOLA

17. Moda (Sofia Leoni) ROSA SCHIAPARELLI

18. Movimento  (Laura Salamina) BLU OLTREMARE

19. Nullità (Marco Pozzi) BIANCO

20. Ordine (Riccardo Ronzani) BLU KLEIN

21. Orrore (Elisa Tartaglino) SEPPIA

22. P)ossessione (Davide Fassino) BLU DI PRUSSIA

23. Poikilia (Luca Valzano)

24. Santità (Marco Pozzi) ORO

25.   Seduzione (Nicolò Grasso)

26. Semplicità (Francesco Atzori) BIANCO ANTICO

27. Sublime (Giada Rosso)

28. Taxis (Riccardo Ronzani)

29. Unicità (Riccardo Ronzani) OTTANIO

30. Violenza (Nicola Puca) ROSSO SANGUE


Roberto Masiero: Le Sirene della tecnica nell’epoca della cibernetica

Indice dei nomi



I vostri colori



Un nuovo libro

Come sempre arrivo a consigliare la lettura di un nuovo libro. Questa volta è La nuova manomissione delle parole di Gianrico Carofiglio. LO consiglio sia perché è molto interessante, ma soprattutto perché può servirci per vedere come strutturare il nostro libro: Lessico della seduzione e le macchine. Quello di Carofiglio (lo afferma l'autore) è un libro "politico". Il nostro dovrebbe essere un libro "letterario", ovvero narrativamente poli-tecnico. Spero di essermi fatto capire.



Gli accessi al Blog


L'ultima settimana


L'origine del fare: un mito postindustriale

Protesi, ovvero la metamorfosi (1)

"La natura è in grado di compiere cose straordinarie senza l'intervento degli spiriti maligni. Se la natura, poi, è aiutata dal sapere e dall'ingegnosità umani, allora i risultati saranno quasi incredibili per gli inesperti" (Ruggero Bacone, I segreti dell'arte e della natura, cap. IV)

Si racconta che un tempo, in un paese oggi scomparso e ormai ridotto a semplice landa desolata, arida e priva di ogni scrittura della passata storia, vivesse un popolo di uomini e donne supremamente intelligenti. Questi uomini e queste donne, bellissimi, non avevano bisogno di lavorare perché il loro pensiero era sufficiente a far sì che le risorse naturali bastassero non solo alle necessità, ma soprattutto al loro diletto. Conoscevano il piacere dei sei sensi e anche il procreare era ridotto a puro linguaggio, a trasmissione di emozioni e simpatia. Si è già detto che questi uomini e queste donne non avevano bisogno di lavorare. E perciò essi non avevano né mani né braccia.

Chi argomentasse, con il nostro modo di pensare, che essi erano più simili agli animali che a noi sbaglierebbe di grosso, perché in verità la loro prossimità agli dei era quanto noi non possiamo nemmeno immaginare.

Un giorno, una giovane di nome Protesi ebbe la ventura di essere trasportata dal mare, a causa di una tempesta, sulla spiaggia di un'isola abitata dagli uomini, ossia da esseri pari a quanti raccontano e tramandano questa storia. Quando, dopo un lungo sonno, Protesi si svegliò, trovò dinanzi a sé uomini e donne ben più brutti e rozzi di lei. In fondo anch'essi avevano una testa, un torso, un ombelico, due

gambe; sorridevano e muovevano le labbra; si toccavano e si facevano segni. Ma avevano qualcosa che li rendeva diversi: due articolazioni, simili alle gambe, ma più sottili, dotate di estremità ramificate e estremamente mobili si dipartivano dalle spalle, leggermente al di sopra e a fianco delle mammelle. Usavano questi rami per afferrare le pietre, per spezzare le foglie degli alberi, per staccare gli acini dai grappoli e per disporli in file ordinate, per tracciare insulsi segni sulla sabbia. Ciò che più impressionò Protesi fu il vedere un vecchio, ormai cieco, usare le mani (così le chiamavano) per tamburellare su alcune canne, producendo in questo modo suoni mai ascoltati, strani, ma desiderabili. E fu colta da invidia.

Pregò allora gli dei che la facessero ritornare a casa e la rendessero simile agli uomini che aveva incontrato sull'isola. La richiesta parve agli dei alquanto strana, alcuni di essi rimasero dubbiosi, altri la ritennero completamente stupida, ma poiché le preghiere di Protesi erano insistenti e continue, e poiché gli dei si lasciano commuovere dalle loro creature, finalmente si convinsero nell'esaudire le preghiere della bellissima giovane. Nella fucina dove si forgiano tutte le cose del mondo, con i metalli più preziosi vennero fatti preparare due arti lucenti e mobilissimi, ciascuno terminante con cinque ramificazioni prensili. Dopo che gli arti furono ultimati, gli dei rapirono Protesi, ed immersala in un torpore soavissimo le applicarono gli arti esattamente a somiglianza di quelli ammirati negli uomini e nelle donne dell'isola. Quando si fu risvegliata dal torpore, prima di essere ricondotta tra i suoi simili, Protesi fu istruita sull'uso degli arti. Ma le si impose, come pagamento del dono ricevuto, di non svelare l'origine di questo dono così singolare. Protesi promise solennemente, e fu rimandata presso i suoi simili. Gli dei l'abbandonarono al suo destino.

Credeva che sarebbe stata accolta come una dea, onnipotente per i nuovi doni ricevuti, ma rimase ben presto delusa. Additata come una mutazione mostruosa della natura più abbietta, fu relegata presso il bosco sacro alle ninfe, in modo che si potesse purificare, vergine, consacrandosi a quanto la Natura prodiga ci fornisce nella frescura delle selve. Sola rimase per lunghi mesi trovando unico diletto nelle canne, che ora riusciva a divellere dal terreno, a tagliare con cura, a riunire in fasci ordinati per altezza. In esse soffiava e traeva melodie dolcissime.

Attirato dal suono, un giovane di cui rimane ancor oggi sconosciuto il nome, la avvicinò e l'amò. Noi tutti siamo figli di Protesi.

(1) Costituisce l’incipit del saggio di Vittorio Marchis, Protesi, ovvero la metamorfosi, apparso su "Iride", anno IX, n.19, dicembre 1996, pp.703 sgg.

Le mani dei pittori

Albrecht Durer
 
Leonardo da Vinci

Giambattista Tiepolo

Giovanni Boldini

Cosa fanno venire in mente queste mani?

Gli oggetti, le cose, la roba

Le cose e la roba nel Blog "Storiadellecose"

Antonio Tramontana, I cristalli della società. Simmel, Benjamin, Gehlen, Baudrillard e l’esistenza multiforme degli oggetti, Milano : Meltemi, 2019.


Georg Simmel nei sentimenti evocati, il valore di tutti gli oggetti




Ancora sulla mano e sul corpo

Dalla mano alla bocca.

Antropologia del corpo, di David Le Breton


La mano


 Il futuro nella mano. Come il virus cambia l’antropologia

di Giorgio Scichilone

La funzionalità della mano umana era già all’opera nel genere Australopithecus

Pensare con la mano, un corso all'Università della Svizzera Italiana

Pensare, non solo con la mente. Le mani possono aiutare il cervello

di Emilio Vitaliano


AVVISO

La prossima lezione/incontro si terrà venerdì 17 marzo 2023 dalle ore 15 alle ore 17 sempre nella Sala Riunioni del terzo piano al DIMEAS

Mode d'emploi - Numero 6

Provare a provocare (intorno ai temi del lavoro personale) l'automa di intelligenza artificiale Chat GPT 

Interrogando Chat GPT



marchis.vittorio@gmail.com

Can you show me the seduction of the machine?

GPT

As an AI language model, I don't have subjective experiences like humans do, so I can't feel or describe seduction. However, I can provide some information about the concept of the "seduction of the machine."

The term "seduction of the machine" is often used in reference to the allure or fascination that people may feel towards technology, particularly when it comes to interactions with computers, robots, or other automated systems. This can take many forms, such as being drawn to the sleek design of a new smartphone, feeling entranced by the smooth operation of a high-performance car, or feeling captivated by the way a virtual assistant like Siri or Alexa can respond to your every command.

Some experts suggest that the seduction of the machine is rooted in our deep-seated desire for control and mastery over our environment. When we interact with technology, we can often feel a sense of power and agency that we might not experience in other areas of our lives. Additionally, technology can offer us a sense of novelty and excitement, providing new experiences and challenges that we might not encounter otherwise.

However, it's also important to note that the seduction of the machine can sometimes lead to negative consequences. For example, people may become so engrossed in their smartphones or other devices that they neglect their relationships or responsibilities. Additionally, our reliance on technology can sometimes make us vulnerable to hackers, identity theft, and other security risks.

In conclusion, the seduction of the machine is a complex and multifaceted phenomenon that reflects our complex relationship with technology. While technology can offer us many benefits, it's important to approach it with a critical and thoughtful mindset to avoid potential pitfalls.

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marchis.vittorio@gmail.com

can you explain me some features of the seduction?

GPT

Sure, here are some possible features of the seduction of the machine:

Aesthetic appeal: One feature of the seduction of the machine is the aesthetic appeal of technology. Many devices and gadgets are designed to be visually appealing, with sleek and minimalist designs that are meant to be admired and appreciated.

Ease of use: Another feature of the seduction of the machine is the ease of use that technology offers. Many devices and apps are designed to be intuitive and user-friendly, making them easy to learn and master. This can be particularly appealing for people who want to feel in control of their environment.

Novelty: Technology often offers novel experiences that can be seductive. The latest gadgets and apps can provide users with new and exciting features and functionalities that they may not have encountered before.

Instant gratification: Technology can offer instant gratification, which can be particularly seductive for people who are seeking quick and easy solutions to their problems. For example, smartphones and tablets can provide immediate access to information, entertainment, and communication with others.

Customizability: Many devices and apps offer a high degree of customizability, allowing users to personalize their experience and make the technology feel more like an extension of themselves.

Social connections: Social media platforms and other communication technologies can provide a powerful sense of connection and community, which can be particularly seductive for people who are seeking to build relationships and share their experiences with others.

It's important to note that these features can have both positive and negative aspects, and that the seduction of the machine can have different effects on different people depending on their individual needs and preferences.

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marchis.vittorio@gmail.com

I am preparing a book about a Lexikon of seduction: can you help me in designing the structure of this book?

GPT

Sure, I'd be happy to help! Here are some suggestions for structuring your Lexikon of seduction book:

Introduction: Start with an overview of the concept of seduction, including its history, definitions, and cultural significance. You could also include a brief discussion of how technology and the digital age have changed the way we think about seduction.

A-Z entries: Organize your book alphabetically by keyword, with each entry focusing on a different aspect of seduction. Some possible entries could include:

Aesthetics: Explore the role of aesthetics in seduction, including the use of color, design, and other visual elements to create a seductive experience.

Body language: Discuss the ways in which body language can be used to communicate seductive messages, including eye contact, posture, and facial expressions.

Charisma: Examine the concept of charisma and how it can be used to captivate and persuade others.

Digital seduction: Discuss the unique challenges and opportunities of seduction in the digital age, including online dating, social media, and virtual reality.

Erotic literature: Explore the history and significance of erotic literature, including the ways in which it has been used to seduce and arouse readers.

Flirting: Discuss the art of flirting and the different techniques that can be used to attract and engage a potential partner.

Gender roles: Examine the role of gender in seduction, including how societal norms and expectations shape the way we approach seduction.

Humor: Explore the role of humor in seduction, including how it can be used to break the ice, build rapport, and create a playful and flirtatious atmosphere.

Intimacy: Discuss the importance of intimacy in seduction, including the ways in which emotional connection and vulnerability can enhance the experience.

Jealousy: Examine the role of jealousy in seduction, including the ways in which it can be used to create tension and desire.

Kink: Explore the world of kink and BDSM, including how it can be used to create a seductive and erotic experience.

Language: Discuss the ways in which language can be used to seduce and persuade others, including the use of persuasive language, storytelling, and metaphor.

Mind games: Examine the use of mind games and psychological manipulation in seduction, including the potential risks and ethical considerations involved.

Narcissism: Explore the role of narcissism in seduction, including the ways in which it can be used to attract and manipulate others.

Objectification: Discuss the potential risks of objectification in seduction, including the ways in which it can dehumanize and exploit others.

Power dynamics: Examine the role of power dynamics in seduction, including the potential risks and ethical considerations involved in using power to attract and manipulate others.

Seduction in the arts: Explore the representation of seduction in literature, film, music, and other art forms, including the ways in which artists have used seductive themes and motifs to captivate and engage their audiences.

Taboo: Discuss the ways in which taboo topics and behaviors can be used to create a seductive and erotic experience, including the potential risks and ethical considerations involved.

Unpredictability: Explore the role of unpredictability in seduction, including the ways in which it can create tension and desire by keeping the other person guessing.

Conclusion: End with a summary of the key themes and insights that emerge from your Lexikon of seduction, and offer some final reflections on the nature and significance of seduction in contemporary culture.

I hope these suggestions are helpful! Good luck with your book.

Due interventi su DoppioZero

Psicopatologia del codice a barre

La moda

La moda ha connessioni con i processi di seduzione?




Si legge su Costellazioni. Le parole di Walter Benjamin a cura di Andrea Pinotti:

La moda prescrive il rituale secondo cui va adorato il feticcio della merce […]. Essa è in conflitto con l’organico; accoppia il corpo vivente al mondo inorganico, e fa valere sul vivente i diritti del cadavere. Il feticismo, che soggiace al sex-appeal dell’inorganico, è il suo ganglio vitale. Il culto della merce lo mette al proprio servizio (Exposé del 1935, AC 379).

La moda è monade* culturale del capitalismo, non un suo effetto, e in quanto sua espressione ci consente di coglierne i caratteri salienti. All’interno del capitalismo non c’è aspetto che sfugga alla legge della merce: ovvero che la separazione – in valore d’uso e in valore di scambio – inerisca alla forma stessa dell’oggetto, trasformandosi in feticcio inattingibile. «Consumo» ed «esibizione spettacolare», ha osservato Agamben, sono «le due facce di un’unica impossibilità di usare», e ciò che non può essere usato viene «consegnato al consumo o all’esibizione spettacolare» (2005, 94). Il capitalismo presenta, dunque, caratteri religiosi (cfr. Il capitalismo come religione, 1921; OC VIII, 96-99), e in riferimento al capitalismo l’estetizzazione può essere concepita come l’organizzazione complessiva delle forme di  culto che lo riguardano. Per come si impone il fenomeno di estetizzazione, l’arte non può costituire di per sé una forma di resistenza al processo di mercificazione ed estraneazione, anzi ne è storicamente veicolo: si pensi all’«esistenza parassitaria nell’ambito del rituale» delle arti (AC 23), o al fatto che «voler fissare dei limiti fra réclame e arte è sostanzialmente infruttuoso» (Paralipomena al saggio sull’opera d’arte, AC 55), oppure alle analogie tra l’«immagine votiva e l’immagine pubblicitaria» (ibid.), e infine al detto fascista «Fiat ars pereat mundus» interpretato come il «compimento dell’art pour l’art» (AC 49). Proprio su questo punto è riscontrabile una radicale divergenza rispetto all’idea di arte di Adorno (cfr. la lettera di Adorno a Benjamin del 18 marzo 1936; OC VII, 545-49).

Poesie e automobili

Sul web

 Ma non ci sono solo le automobili...

Machine Poems - Poems about Machine

Macchine o macchinazioni?

Le Macchine del diluvio di Stafano Massari 

Poesia a confronto: le macchine di Marinetti, Sereni, Roversi e Rodari

Le poesie tecniche (e nascoste) di Sinisgalli (saggio di Biagio Russo)

La scienza ha bisogno della poesia, di John Batchelor

Mangime per le macchine. Poesie di Lizhi Xu


Poesia e macchina

All'automobile da corsa, poesia di Filippo Tommaso Marinetti (da Lussuria e velocità, in Poeti futuristi, 1921)

Veemente dio d'una razza d'acciaio,

Automobile ebbrrra di spazio!,

che scalpiti e frrremi d'angoscia

rodendo il morso con striduli denti...

Formidabile mostro giapponese,

dagli occhi di fucina,

nutrito di fiamma .

e d'olì minerali,

avido d'orizzonti e di prede siderali...

io scateno il tuo cuore che tonfa diabolicamente,

scateno i tuoi giganteschi pneumatici,

per la danza che tu sai danzare

via per le bianche strade di tutto il mondo!...

 

Allento finalmente

le tue metalliche redini

e tu con voluttà ti slanci

nell'Infinito liberatore!

All'abbaiare della tua grande voce

ecco il sol che tramonta inseguirti veloce

accelerando il suo sanguinolento

palpito, all'orizzonte...

Guarda, come galoppa, in fondo ai boschi, laggiù!...

Che importa, mio démone bello?

Io sono In tua balìa!... Prrrendimi!... Prrrendimi!...

 

Sulla terra assordata, benché tutta vibri

d'echi loquaci;

sotto il cielo accecato, benché folto di stelle,

io vado esasperando la mia febbre

ed il mio desiderio,

scudisciandoli a gran colpi di spada.

 

E a quando a quando alzo il capo

per sentirmi sul collo

in soffice stretta le braccia

folli del vento, vellutate e freschissime...

Sono tue quelle braccia ammalianti e lontane

che mi attirano, e il vento

non è che il tuo alito d'abisso,

o Infinito senza fondo che con gioia m'assorbi!...

Ah! ah! vedo a un tratto mulini

neri, dinoccolati,

che sembran correr su l'ali

di tela vertebrata

come su gambe prolisse..

 

Ora le montagne già stanno per gettare

sulla mia fuga mantelli di sonnolenta frescura,

là, a quella svolta bieca.

Montagne! Mammut, in mostruosa mandra,

che pesanti trottate, inarcando

le vostre immense groppe,

eccovi superate, eccovi avvolte

dalla grigia matassa delle nebbie!... .

E odo il vago echeggiante rumore

che sulle strade stampano

i favolosi stivali da sette leghe

dei vostri piedi colossali...

 

O montagne dai freschi mantelli turchini!...

O bei fiumi che respirate

beatamente al chiaro di luna!

O tenebrose pianure!... lo vi sorpasso a galoppo

su questo mio mostro impazzito!...

Stelle! mie stelle! l'udite

il precipitar dei suoi passi?..

 

Udite voi la sua voce, cui la collera spacca...

la sua voce scoppiante, che abbaia, che abbaia...

e il tuonar de' suoi ferrei polmoni

crrrrollanti a prrrrecipizio

interrrrrminabilmente? ...

Accetto la sfida, o mie stelle!...

Più presto ancora più presto!...

E senza posa, né riposo!...

 

Molla i freni! Non puoi?

Schiàntali, dunque,

che il polso del motore centuplichi i suoi slanci!

 

Urrrrà! Non più contatti con questa terra immonda!

lo me ne stacco alfine, ed agilmente volo

sull'inebriante fiume degli astri

che si gonfia in piena nel gran letto celeste!

La revanche de la poesie


Il filosofo e storico della scienza, famoso in Italia per il suo saggio La grande implosione (Trieste : Asterios, 1997) Pierre Thuillier ha scritto La revanche des sorcières. L'irrationnel et la pensée scientifique. Questa la presentazione del saggio:

La science, nous dit-on, est "objective" et "neutre". Un fossé pratiquement infranchissable séparerait la rationalité scientifique du domaine maudit de "l'irrationnel". Dans une société comme la nôtre, vouée à la technoscience, au culte du rendement et à la technocratie, ce souci d'assurer le primat du rationnel est compréhensible. Et il est clair que certaines étapes du travail scientifique exigent la rigueur de la pensée, du calcul et de l'expérimentation. Le puritanisme rationaliste, pourtant, risque fort de dissimuler la profondeur et la multiplicité des relations qui unissent le monde de la science à celui de la religion, pis encore à celui de la magie. Maints exemples, dont le plus fameux est sans doute fourni par Newton, sont là pour le confirmer: la science expérimentale a une dette envers les sciences dites "occultes". Cette revanche posthume des sorcières pourrait, selon Pierre Thuillier, désigner un enjeu culturel de première grandeur. Et cet enjeu, au sens le plus fort, c'est la poésie: comme toutes les activités humaines, la pensée scientifique, aussi bien à sa source que dans ses développements, a partie liée avec la poésie.

Hommage à Pierre Thuillier

Mode d'emploi - Numero 5 -

Come passo successivo nella messa a punto dei concetti necessari per la preparazione dei testi definitivi (che ricordo non devono essere saggi filosofici o bibliografici, ma piuttosto "meta-testi" ossia capaci di fare superare le personali barriere scientifico-disciplinari) invito a cercare una poesia (o un brano lirico) in cui siano presenti la seduzione e le macchine.

Esempio:

Ayo Technology, in After the Crawl album dei Within Reason

Le prossime lezioni

Venerdì 10 marzo prossimo non c'è lezione.

Comunico che le prossime lezioni saranno:

Venerdì 17 marzo, dalle ore 15 alle 17, Sala Riunioni DIMEAS 3° p.

Venerdì 24 marzo, dalle ore 15 alle 17, Sala Riunioni DIMEAS 3° p.

Ricordo che in questa lezione (del 24/3) è stato invitato il prof. Roberto Masiero (IUAV Venezia) e che quindi è gradita la massima partecipazione.



Esempi di abbecedari

 POSSESSIONE / OSSESSIONE:

Avere

Brama

Collezionare

Denaro

Eva

Frenesia

Giocattoli

Hyde / Jekyll

Invidia

Lust

Morbo

Nietzsche

Otaku

Paperon de' Paperoni

Q


ABBECEDARIO DELLA MECCANICA QUANTISTICA

Atomo, Autovalore

Barriera di potenziale, Banda, Bremsstrahlung, Bohr, Born

Coerenza, Carica, Copenhaghen

Dualismo, Determinante, Dirac

Entanglement, Evoluzione, Einstein

Fenditura, Funzione d'onda, Formalismo, Fermione

Geometria, Groundstate

H, Hilbert, Heisenberg, Helgoland

Invariante, Interferenza, Indeterminazione, Interpretazione

Jauch

Kernel, 

Luce, Limite, Lagrangiano

Monogamia, Matrice, Materia

Numero, Nucleo

Onda, Orbita, Oscillatore, Oppenheimer

Popolazione

Quark, Quantum

Radiazione, Riferimento

Stato, Segnale, Schroedinger

Tunnel, Transizione, Trasmissione , Tecnologia

Urto, Unificazione

Vettore, Velocità della luce, von Neuman

Wu Janxion, 

X-rays

Yukawa

Zeno, Zeeman

Mode d'emploi - Numero 4

L'abbecedario è uno strumento spesso usato per introdurre una nuova lingua e si usava (non so se ancora oggi) nelle scuole elementari. Ma l'abbecedario può diventare un utile strumento per fare ordine nel caos delle idee e dei loro lemmi. Diventa così un utile strumento retorico.

Questo il post presentato lo scorso anno a questo Corso

Abbecedario della macchina 

(in epistemologiadellamacchina.blogspot.com)


Compilare il proprio Abbecedario