Mode d'emploi - Numero 3

Leggere il libro di Langdon Winner, The Whale and the Reactor; nel prossimo incontro faremo assieme un'analisi di questo saggio sulla filosofia e l'antropologia della tecnica. (il materiale è sempre tutto a disposizione degli studenti sul portale della didattica)




Mode d'emploi - Numero 2

Per potere organizzare la propria ricerca intorno al lemma prescelto preparare una "nuvola" di parole, anche in lingue differenti, che possano servire da guida semantica nella ricerca ipertestuale, non necessariamente solo sul Web.

Come sempre allego, come esempio una nuvola sulla parola "seduzione".





Mode d'emploi - Numero 1

Ricercare un'opera artistica del passato che rappresenti al meglio la parola scelta. Per esempio per il lemma "seduzione" si è scelto:


RABEL, Daniel, The Royal Ballet of the Dowager of Bilbao's Grand Ball, 1626

Mode d'emploi - Numero 0

 Il "mode d'emploi" è uno schema caro alla cultura francese tant'è che Georges Perec lo ha trasformato nel titolo di un suo famoso romanzo: La vie, mode d'emploi (Paris : 1978)

Questi post, così intitolati, segnano alcuni passi da compiere per la preparazione del testo meta-scientifico-letterario intorno a ciascuna delle voci del Lessico della seduzione e le macchine.

Francis Picabia

 













Konrad Klaphek

 Un artista surrealista/pop


L'ombrello e la macchina da cucire, di Franco Battiato e Manlio Sgalambro


[...] bello come la retrattilità degli artigli degli uccelli rapaci; o ancora, come l'incertezza dei movimenti muscolari nelle pieghe delle parti molli della regione cervicale posteriore; [...] e soprattutto, come l'incontro fortuito su un tavolo di dissezione di una macchina da cucire e di un ombrello! (Comte de Lautréamont, I Canti di Maldoror)


L'Atlante Mnemosine

 Das Mnemosyne Atlas di Aby Warburg




Un lessico per l'estetica della macchina

 Come iniziare a lavorare assieme...

Arts


Arts and Crafts

 

HOLBEIN, Hans the Younger, The Ambassadors (detail), 1533

Il movimento Arts and Crafts



Il motore del duemila....

 Un articolo su "la Repubblica"

Il motore del duemila, di Lucio Dalla

Roy Lichtenstein, In the car, 1963


Una galleria d'arte sul web

 


Vincent van Gogh, 1884

Il fascino della macchina

 


La seduzione dell'avarizia

Alla radice di tutto c'è l'avarizia, ripensando a Barthes...

ITALIAOGGI - NUMERO 307   PAG. 10  DEL 30/12/2022


Declinazioni dell’avaro da Euclione a Paperone

I vizi capitali di Maria Teresa Imbriani

Treccani Lingua Italiana  del 13 luglio 2022







Le seduzioni

Con questo post si incominciano ad analizzare quei lemmi che nessuno ha scelto (si veda il post dell'elenco completo) e si ricordi che prima di scrivere bisogna sognare e pensare per immagini.



Il fare

 Il verbo greco antico poiéin (= fare) all'origine aveva il significato di "modellare la creta)

https://storiadellecose.blogspot.com/search?q=poiein

Arte / Tecnica

 https://filinge.blogspot.com/2020/04/arte-tecnica.html

Il dio egizio Khnum


Filosofie politecniche

Ricuperati da alcune mie lezioni del corso di Filosofia dell'ingegneria, ecco alcuni video che potrebbero esserci utili...

https://filinge.blogspot.com/2020/06/alcuni-video-completamento-delle-lezioni.html

I passages di Parigi

 

Parigi, Galerie Vivienne

Parigi, Passage des Princes

Milano, Galleria De Cristoforis

Torino, Galleria Subalpina











L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica

Walter Beniamin e l'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica

Il Reale nell’epoca della sua riproducibilità tecnica

  




L'arte di Joseph Cornell

 





Feticci

FETICCIO: Oggetto inanimato al quale viene attribuito un potere magico o spirituale. Il vocabolo, adottato nel 16° sec. dai navigatori portoghesi (feitiço) per designare gli idoli e gli amuleti che comparivano nelle pratiche cultuali di popoli indigeni africani, fu esteso successivamente alle reliquie sacre della devozione popolare e, più in generale, a qualsiasi oggetto ritenuto immagine, ricettacolo di una forza invisibile sovrumana.

Nella psicanalisi è riferito a oggetti che, attraverso meccanismi di simbolizzazione, assumono un significato sessuale, divenendo in tal modo sostituti dell’oggetto d’amore ( feticismo).

(Enciclopedia on line Treccani)



Macchine come fate. Gli operai italiani alle esposizioni universali (1851-1911) di  Anna Pellegrino, Milano, Guerini e Associati, 2011.

“Luoghi di pellegrinaggio al feticcio merce”, secondo Benjamin; “stupide” secondo Marx ed Engels; soggetti di un vero e proprio “delirio del XIXsecolo” secondo Flaubert, le esposizioni universali si possono considerare uno dei principali canali di diffusione e di pubblicizzazione dei valori della cultura industriale nell’Ottocento. Si basavano su un gigantesco fenomeno di mobilitazione di uomini e di risorse, che si estendeva in una rete fittissima di esposizioni nazionali, locali,settoriali, su scala mondiale, e culminava in queste grandi occasioni di incontro a cui affluiva già un pubblico di massa. Alla Esposizione di Parigi, nel 1900, si contarono più di 50 milioni di ingressi a pagamento. Veicolavano un messaggio legato ai valori dell’industria e del progresso scientifico e tecnologico che toccava tutti gli strati della popolazione, anche il pubblico dei lavoratori e degli operai, contribuendo a sopirne le iniziali tendenze antindustrialiste e le resistenze all’introduzione delle macchine e delle nuove tecnologie. In questo libro si analizzano le testimonianze degli operai italiani inviati in visita alle grandi esposizioni universali, attraverso i rapporti scritti che redigevano alla fine del loro viaggio, per verificare come il messaggio industrialista delle esposizioni fosse recepito. Le macchine appaiono volta a volta,nelle parole degli operai, come “fate” benefiche o come “mostruosi meccanismi”; emerge alla fine un quadro di adesione, ma critica e avvertita, che ci permette di conoscere meglio le culture del lavoro nel periodo della Seconda rivoluzione industriale.

Gli oggetti della seduzione

 Da una piccola inchiesta risultano:















Colors Magazine


"Colors" è stato fondato nel 1991 da Oliviero Toscani e Tibor Kalman ed hga cessato le stampe con il n.90 (Football) nel 2014.



Dal 2019 "Colors" è su Instagram: @colorsmagazine


Il prossimo incontro

Il prossimo incontro si terrà domani, venerdì 17 febbraio dalle ore 15 alle ore 17 sempre nella sala riunioni del terzo piano del DIMEAS

La tecnica

(Téchne d'anánkes asthenéstera makrô) La tecnica è di gran lunga più debole della necessità. (Eschilo, Prometeo incatenato, v. 514)

Il Prometeo di Emanuele Severino

Intervista a Umberto Galimberti su tecnologia e umanesimo 

L’utero di Weber


Istruzioni per la scrittura

 Per la scrittura delle singole voci del lessico ecco la prima specifica operativa:

1. identificare per ogni lemma una immagine che dia traccia di una esperienza personale sul tema (meglio di tutte una foto scattata dal proprio smartphone)

2. provare a scrivere un primo testo e sottoporlo per un primo esame (non preoccuparsi se non è definitivo e se racchiude solo spunti)

3. incominciare a identificare una bibliografia essenziale che al termine del lavoro dovrà essere condensata al massimo in cinque titoli per ogni voce.

4. le note all'interno dei testi dovranno essere indicate "all'amaricana" ossia riportando tra parentesi il cognome del primo autore e l'anno di pubblicazione, eventualmente seguiti dal numero di pagina della citazione.

5. la bibliografia dovrà seguire il seguente esempio:

(Marchis 2014) Vittorio MARCHIS, Le cose di casa, Torino : Codice, 2014.

6. il testo (per ora) dovrà essere scritto in Word per facilitare la composizione finale del libro. La lunghezza di ogni singolo testo dovrà essere di 10-15.000 caratteri spazi inclusi.


Le etimologie

Leggo nel saggio di David Summers intitolato World Art History and the Rise of Western Modernism, or, Goodbye to the Visual Arts, apparso nei proceedings ofthe Clark Conference “Compression vs. Expression: Containing and Explaining the World’s Art,” held 6-8 April 2000 at the Sterling and Francine Clark Art Institute, Williamstown, Massachusetts, e pubblicato in volume nel 2006 a cura di John Onians presso lo Sterling and Francine Clark Art Institute.

Etymologies appear fairly frequently in Real Spaces, and these are necessarily in languages with which I am familiar. These etymologies serve two purposes. First, they are intended to refresh usage by making clear the differences between words we use and their likely origins. We think of a word like “profane” differently ifwe know that it was formed of elements meaning something like “outside a sacred precinct,” or “periphery” and “circumference” differently ifwe know that they refer to “carrying around.” The omnipresent modern word “sex” has little to do with its origins and was first related to words like “seclude,” “seduce,” or “segregate”; it was that on the basis of which some were set apart from others. All of these terms harbor what I have called realspatial metaphors, which point to real social spatial activities and divisions. The etymologies are meant to reveal a basic and important dimension of language, and to invite others who know the many languages relevant to the world's art to dig for similar roots. There is a kind of wager involved in this, and my strong hunch is that they will find many other real spatial metaphors, some similar to, but others only partially similar to, or different from, those I have presented.

Un altro Onians

 Che cos’è la Neuroarthistory: intervista al pioniere John Onians

NEUROARTHISTORY


Ho interrogato ChatGPT: questa la risposta:

Me: do you know neuroarthystory? can you give me a bibliography?

ChatGPT: I'm familiar with the term "neuroarthistory." It refers to the study of the history of art through a neuroscientific lens. This interdisciplinary field aims to understand how the brain processes and perceives visual art, and how this has changed over time.

Here is a list of some relevant books and articles on the topic of neuroarthistory:

"Art and the Brain" by John Onians
"The Architecture of the Jumping Universe" by Stuart Kauffman
"Your Brain on Art: From Love to Looted Paintings" edited by John Diamond and Anjan Chatterjee
"Vision and Art: The Biology of Seeing" by Margaret Livingstone
"The Artful Mind: Cognitive Science and the Riddle of Human Creativity" edited by Mark Turner
"The Oxford Handbook of the Social Science of the Arts" edited by Jane Bacon and Filippo Aureli
"Aesthetic Science: Connecting Minds, Brains, and Experience" edited by Arthur Shimamura and Stephen Palmer

This is a good starting point, but it is by no means a comprehensive list. If you want to learn more about neuroarthistory, I would recommend looking up these authors and their work, as well as conducting additional research in academic databases and journals.


Due nuovi libri

 






Provocando ChatGPT

Questo un primo esperimento:

Me: Are machines capable of seduction?

ChatGPT: As an AI language model, I do not have personal experiences or emotions. However, from a technical perspective, machines are not capable of seduction in the traditional sense, as seduction requires intention, desire, and emotional connection, which are not things that machines can possess.

Machines can, however, be programmed to mimic aspects of human interaction and communication, such as natural language processing and generation, but these are simply algorithms that respond to input in a predetermined way, they do not possess the ability to feel or understand emotions.

So while machines may be able to present themselves in a way that some people find appealing, they are not truly capable of seduction.

Are machines capable of seduction?

As an AI language model, I do not have personal experiences or emotions. However, from a technical perspective, machines are not capable of seduction in the traditional sense, as seduction requires intention, desire, and emotional connection, which are not things that machines can possess.

Machines can, however, be programmed to mimic aspects of human interaction and communication, such as natural language processing and generation, but these are simply algorithms that respond to input in a predetermined way, they do not possess the ability to feel or understand emotions.

So while machines may be able to present themselves in a way that some people find appealing, they are not truly capable of seduction.


Me: What is sublime?

ChatGPT: The term "sublime" has a few different meanings and connotations, but some of the most common are:

Literary and Aesthetic: In literary and aesthetic contexts, "sublime" refers to a type of beauty that is awe-inspiring and inspiring, often because it is grand, powerful, and mysterious. For example, the beauty of a sunset, a mountain range, or a great work of art can be described as sublime.

Philosophy: In philosophy, "the sublime" refers to a concept that originated in the 18th century and relates to the idea of the overwhelming power of nature and the smallness of human beings in comparison. This concept was developed by philosophers such as Immanuel Kant and Edmund Burke.

Computer Science: In computer science, "sublime" is also the name of a popular text editor and source code editor used for programming and web development.

Overall, the term "sublime" is often used to describe things that are both beautiful and awe-inspiring, and that evoke a sense of grandeur and majesty.

La seduzione

seduzióne (ant. soduzióne o sodduzióne) s. f. [dal lat. seductio -onis, der. di seducĕre «sedurre» (propr. «il tirare in disparte, separazione»), nel sign. assunto nel linguaggio eccles.]. – 1. a. letter. Genericam., azione diretta a indurre al male, mediante allettamenti, e il risultato di tale azione; corruzione. b. estens. Capacità di sedurre, attrattiva, fascino: la s. della musica, della poesia, dell’arte; cedere, resistere alle s. del successo, del denaro; la sua s. è irresistibile; un attore capace di esercitare una grande s. sul pubblico. Talora, le cose stesse che seducono: le s. della vita, del mondo (Vocabolario on line Treccani)

fonte: https://www.automania.it/