Alcuni suggerimenti

Verso un'estetica della macchina :

https://riviste.unimi.it/index.php/noema/article/view/1402

L'estetica della macchina :

https://lignoranzadellarchitettura.blogspot.com/2019/06/lestetica-della-macchina.html

Enrico Prampolini, L'estetica della macchina l'introspezione meccanica nell'arte :

https://www.dbnl.org/tekst/_sti001stij03_01/_sti001stij03_01_0091.php

Anais Rolez, La machine comme système de pensée :

https://shs.hal.science/halshs-01161675/document

Frédéric Vengeon, Philosophie de la machine : 


Finalmente il Corso di Antropologia della tecnica è stato inserito nel Catalogo della Scuola di dottorato del Politecnico di Torino, per questo Anno Accademico. Prestissimo incomincerò a pubblicare materiali e avvisi.

Finally, the Course in Anthropology of Technology has been included in the Catalog of the Doctoral School of the Polytechnic of Turin, for this Academic Year. Very soon I will begin to publish materials and notices.

Note alla lezione del 24 maggio

  • Catalogare (i sogni) di Sofia Cretaio
  • Titolo provvisorio: Tassonomie oniriche
  • Etichette: Libri, Articoli, Simboli, Cataloghi
  • Riferimenti: Krakauer, Worlds Hidden in Plain Sight: The Evolving Idea of Complexity at the Santa Fe Institute, 1984-2019

  • Generare di Eva Bruno
  • Titolo: Systema Plantarum Artificialium
  • Riferimenti: Jeff Vandermeer, TRilogia dell'area X; Camillo Sbarbaro, i licheni: https://www.doppiozero.com/materiali/sbarbaro-licheni-e-trucioli;
  • Cercare: Anna Tsing, I funghi alla fine del mondo
  • Suggerimento: Le muffe digitali

  • Raccontare di Leonardo Moiso
  • Un mondo senza tecnologia
  • Titolo: Dialogo del mondo muto
  • Un QRCode con l'audio del dialogo

  • Fabbricare di Piera Di Prima
  • Titolo: Fabbricare la fantasia
  • Riferimenti: Tinguely e Bruno Munari
  • Cercare su YouTube: Del Lauf der Dingen, di Fischli e Weiss
  • Intervistare il barbiere Danilo Martinuzzi: corso Vinzaglio 35, Torino
  • https://www.danilomartinuzzi.it/home_it.shtml

  • Navigare di Chiara Spano
  • Titolo: L'isola nascosta
  • Riferimenti: J. Swift, I Viaggi di Gulliver
  • L'Isola Ferdinandea

  • Lavorare di Francesca Moro
  • Titolo: Nodi. Un manuale di filosofia pratica
  • Suggerimento: Fare = Pensare
  • https://www.melobox.it/fiber-art-and-rosignano-monferrato/
  • I nodi di Serena Nicoli: https://www.acme-artlab.com/2021/03/24/acme-artboard-serena-nicoli/

  • Urbanizzare di Luciana Mastrolia
  • a spasso con la futurologia
  • Titolo: Quantum City
  • Una città adattiva; guardare al modello foresta o formicaio

  • Educare di Gianluca D'Agostino
  • Riferimento: il Museo e le Nove Muse
  • Titolo: Una Scuola a Nove Dimensioni
  • Inventare "il museo dell'obbligo"
  • Riferimenti: Maria Montessori e don Milani

  • Ricordare di Maria Pia Testa
  • Titolo (provvisorio): Un scuola dell'oblio
  • I protocolli del dimenticare
  • Riferimenti: due racconti di Jorge L. Borges: Il rigore della scienza e Il Memorioso

  • Comunicare di Livia Lastasi
  • Titolo: Frammenti di un diario annotato
  • Struttura: Foglio di calendario / Spartito del jingle / due righe di commento / QRCode
  • Al termine una nota storico-critica

  • Scrivere di Elisa Tartaglino
  • Titolo: Baby Writer
  • La tecnologia coivolge gli infanti
  • Una serie di raccontini (?)

  • Trascendere di Antonio Coluccia
  • Titolo: Berlin Automatik (manuale di istruzione)
  • Una macchina dei sentimenti
  • Ricercare precedenti fantascientifici (p.es. in Philip K. Dick)

  • Coltivare di Melania Fiore
  • Titolo: Il giardino del sapere
  • Suggerimento: legare il cognome alla coltura
  • Fare un indice di un ipotetico manuale di botanica  dove si insegni l'arte del giardinaggio del sapere
  • I semi, le foglie, i fiori, gli infestanti, le  aiuole, le serre,...

  • Trasportare di Giulia Montanaro
  • Trasportare come Trasferire (culture, saperi, modi di vivere)
  • Contro la omogeneizzazione delle culture
  • Riferimento: Leroi Gourhan, e Arnold Gehlen
  • Titolo #1: ChinaLand (un parco a tema)
  • Titolo #2: La Cina a Mantova, rinascita di una città
  • Titolo #3: Il cucchiaio (un oggetto antico e con origini diverse, per un futuro plurale)

  • Infopollution di Marco Pozzi (testo pervenuto)

  • La lettera di Silvio Volpatto (testo pervenuto)

  • La materia della musica (titolo provvisorio) di William Pettenuzzo (testo pervenuto)





Gli scritti meta-scientifici

 Ricordo che gli scritti meta-scientifici al termine del Corso sono da consegnare improrogabilmente entro il 15 giugno prossimo, ma chi avesse già il testo pronto è pregato di inviarlo subito per facilitare il compito degli editor. Ricordo che gli scritti devono essere inviati a:

vittorio. marchis@polito.it

marco.pozzi@polito.it


L'esperimento mentale

Ecco alcune pagine tratte da Conoscenza ed errore (Einaudi) di Ernst Mach.






LEZIONE

Carissimi dottorandi, il giorno martedì 24 maggio dalle ore 15 alle ore 18 sarò in Aula terzo piano del DIMEAS per una lezione di confronto e di sintesi sui vostri elaborati. Siete tutti caldamente invitati a partecipare e coloro che avessero difficoltà potranno collegarsi da remoto. In tale data si stabiliranno definitivamente i contributi da consegnare per la pubblicazione del libro e per il  conseguimento del "pass with merit". Un caro saluto Vittorio Marchis

La Macchina di Turing

Per meglio comprendere i processi mentali di una macchina analitica l'algoritmo della Macchina di Turing costituisce un modello universale. Un esempio applicativo su cui ci si può esercitare è fornito da un modello (assai semplice da comprendere) del Dipartimento di Informatica dell'Università di Milano:

https://aladdin.di.unimi.it/sw/turing/myturing.html?

Esempio n.1: data una stringa iniziale vuota di proceda con il seguente programma (così spiegato)

(0,*) > (1,C,s)  (se la casella è vuota scrivi C e vai a sinistra, passa alla istruzione 1)

(1,*) > (2,I,s)  (se la casella è vuota scrivi I e vai a sinistra, passa alla istruzione 2)

(2,*) > (3,A,s)  (se la casella è vuota scrivi A e vai a sinistra, passa alla istruzione 3)

(3,*) > (4,O,s)  (se la casella è vuota scrivi O e vai a sinistra, passa alla istruzione 4)

(4,*) > (5,X,d)  (se la casella è vuota scrivi X e vai a destra, passa alla istruzione 5)

(5,O) > (6,Y,d)  (se la casella è O scrivi Y e vai a sinistra, passa alla istruzione 6)

(a questo punto il programma si blocca).

Questo il risultato:



Esempio n. 2

(0,*) > (1,C,s)
(1,*) > (2,I,s)
(2,*) > (3,A,s)
(3,*) > (0,O,s)

Questo il risultato, e la stringa non si ferma mai:
 




In viaggio nel passato

Luciano Cecchinel (Revine-Lago, Treviso 1947) rivive in un viaggio immaginario un'America industriale ormai estinta. (Lungo la traccia, Torino : Einaudi, 2005)


 

 

Spazi "metafisici" nella Cappella degli Scrovegni

 Nella Cappella degli Scrovegni a Padova, alla base dell'arco trionfale due riquadri si affacciano ad altrettanti spazi prospettici "vuoti": quale il loro significato?

https://www.finestresullarte.info/viaggi-e-tour/cappella-degli-scrovegni-giotto-spazioso-roberto-longhi



Step #18 - le parole e la loro storia

Dopo avere creato una "nuvola" delle parole attinenti all'azione sotto indagine, cercarne l'etimologia (non solo nella lingua italiana) e tramite il sito Ngram Viewer analizzarne l'uso nel tempo.

Una poesia

Non influisco sul destino del globo,
non son io che incomincio le guerre.
Sono con te o contro di te - non lo so.
Non pecco.
E proprio questo mi tormenta:
che non influisco, non pecco.
Tornisco minuscole viti
e preparo frammenti di devastazione,
e non abbraccio l'insieme,
non abbraccio il destino dell'uomo.
Io potrei creare un altro insieme,
altro destino (ma come farlo senza frammenti)
di cui io stesso, come ogni altro uomo,
sarei la causa integra e sacra
che nessuno distrugge con le azioni,
né inganna con le parole.
Il mondo che io creo non è buono
eppure non sono io che lo rendo malvagio!
Ma questo basta?

Andrzej Jawin (Karol Wojtyla), Operaio in una fabbrica d'armi, in "Tygodnik Powszechny" n. 13, 1958

La storia delle parole

Il sito Google Books Ngram Viewer lavorando sui big data è uno strumento che Google mette a disposizione per verificare la frequenza d'uso delle parole nel corso del tempo.



La scimmia nuda, e oltre

Cinquant'anni dopo...

Neanderthal VS Sapiens

Le ricerche antropologiche dimostrano ancora una volta la creatività dell'Homo Sapiens. Una interessante intervista oggi a Rai Radio3 Scienza a Sahra Talamo dell'Università di Bologna. Un gioiello del paleolitico trovato nella Stajnia Cave (Polonia)



L'antropologia della tecnica di Antonio Martone

 ECITY e NOCITY sono due saggi del filosofo Antonio Martone


Alle origini della macchina

Gianni MicheliLe origini del concetto di macchina



Machina est medium

Si legga il saggio di Nicola Russo, Il contributo della teoria delle macchine alle scienze della natura e dell’uomo in L'uomo e le macchine. Per un'antropologia della tecnica, Napoli : Alfredo Guida, 2007.


dove si ritrova l'assunto "machina est medium" oggetto di un saggio di Vittorio Marchis apparso nel Convegno Internazionale di Studi "L'uomo antico e la natura" a cura di Renato Uglione del 1997 (Torino : Celid).



Questo un breve passaggio di questo scritto:
"Il dualismo tra «naturale» e «artificiale», come pure il paradosso di una epistemologia della macchina fondata su metodiche filologiche e solo in seconda istanza storico-tecnologiche, sono le anticipazioni delle conclusioni, quasi il teorema da dimostrare, a cui si vorrà giungere alla fine di questo scritto. Percorrendo apparentemente in maniera anomala gli ambiti e i contesti del cosiddetto mondo antico, si analizzerà il concetto di macchina nella sua evoluzione semantica, ma soprattutto il suo ruolo nella cultura e in quella che con un termine intraducibile i francesi chiamano «civilisation». L’idea di macchina è più comune, e innata nell’uomo, di quanto non si possa pensare: essa è in un certo senso «naturale» e non artificiale, ed è piuttosto l’astrazione che oggi associamo ad una tecnologia positivamente autoreferenziale a farci pensare ad un sistema che razionalmente (ed assolutamente in modo artificiale) è autonomo e svincolato dagli idola del passato. «Senza la tecnica l’uomo non esisterebbe, né sarebbe esistito mai. Così, né più, né meno» fu l’incipit di una conferenza sul tema «Qué es la tècnica?»2 che il filosofo Jose’ Ortega y Gasset (1883-1955) tenne nel 1933 alla Università di Santander, e su questa affermazione bisognerebbe incentrare ogni considerazione sulle tecniche, in una dimensione non soltanto «tecnologica», ma soprattutto «antropologica ». Tecnica-macchina-industria è una catena di concetti che porta automaticamente alla «modernità», al futuro, ma esistono altre prospettive per cui lo stesso paradigma di Alexandre Koyré «dal mondo del pressappoco all’universo della precisione» si ribalta in una sorta di «principio di indeterminazione», di «teorema di incompletezza». La macchina implode nella sua principale funzione di medium, di tramite, di intermediario, di traduttore, piuttosto che di strumento, di mezzo, di utensile. «Macchina» è un termine con cui oggi sempre più spesso identifichiamo la funzione, la finalità, il carattere sistemico, annullandone la materica sostanza per enfatizzarne la virtuale potenza. Questa potrebbe essere l’oscura premessa con cui mi accingo a ripercorrere (a ritroso) una storia passata e antica."

Dentro la macchina, dietro la macchina, oltre la macchina

 Una Lezione a Genova per "La Storia in Piazza"

31 marzo 2022



Info Pollution


 

Conosciamo Joseph Cornell

 


Questo è scritto sul risvolto del breve saggio di Charles Simic: "Chi era Joseph Cornell? «Non saprei dire se è uno scultore, un pittore, un poeta, un estemporaneo artigiano o semplicemente un mago» rispondeva Goffredo Parise, perplesso. Ma certo è che l’incontro tra Cornell e Charles Simic appare predestinato. Difficile immaginare una più alta affinità di quella che lega i due instancabili esploratori di universi fatti di cose inutili, frusti detriti del vivere quotidiano, nostalgie, percezioni marginali che accendono lampi visionari e offrono squarci imprevedibili sulla dimensione metafisica del tutto. Con dedizione appassionata, Simic rende omaggio a Cornell ripercorrendo i luoghi di una New York segreta, così amata da entrambi; si immagina momenti diversi nella giornata dell’artista, scandita dagli abituali vagabondaggi per le vie di Manhattan; evoca volti di sconosciuti in cui forse Cornell ebbe modo di imbattersi; ridisegna con la trama delle parole le sue creazioni: scatole in cui svariati oggetti si armonizzano in simmetrie oniriche, collage, sculture, filmati. È il suo modo di ricordarlo a vent’anni dalla morte, quando ormai un incontro – talmente desiderato da riproporsi addirittura in sogno – è impossibile. E così, affastellando cimeli teatrali e variopinti pappagalli, cartoline seppiate e stupefatti volti di bambole, mappe stellari e selve di rami nodosi, cappelli di paglia e palazzi fantasma, Simic altro non fa che replicare, per l’incanto del lettore, le magiche alchimie combinatorie di Cornell."

E allore perché non scoprire alcune delle opere di questo "arista" della memoria?


Una delle "scatole" di Joseph Cornell






La balena del consumismo

Torino, via Cagliero (Porta Palazzo)

(in progress)




 

Art Brut

Il concetto di Art brut (in italiano, letteralmente, Arte grezza, ma tradotto anche come "arte spontanea", in inglese Outsider Art) è stato inventato nel 1945 dal pittore francese Jean Dubuffet per indicare le produzioni artistiche realizzate da non professionisti o pensionanti dell'ospedale psichiatrico che operano al di fuori delle norme estetiche convenzionali.

                               Casa dell'Art Brut

La cultura dell'artificiale



Ecco alcuni post dal blog storiadellecose.blogspot.com:

La cultura dell'artificiale

L'ABC dell'artificiale

Alcune Word Cloud

God & Golem Inc.

Ecco un libro scritto alla fine degli anni '40 del Novecento che ancora fa pensare. Norbert Wiener, Dio & Golem SpATorino : Boringhieri, 1965.



La caffettiera

 



L'evoluzione del bastone

Un semplice pezzo di legno può diventare molte cose. Ecco come il bastone è stato oggetto di una lezione nell'ambito del mio corso "Storia delle cose".




Jingle: elemento di un nuovo linguaggio


The History of A Radio Jingle

 Jingles, Singing Commercials, and other Earworms 



A Brief History of the American Radio Jingle

How Commercial Jingles Work

Jingle History 101

History of the Empire Jingle

Il giocatore di scacchi meccanico

L’automazione non è il destino manifesto del progresso tecnologico e, proprio come nel giocatore di scacchi di Maelzel di cui ci parla Poe in una famosa novella tratta da una storia vera, l’automa non libera gli umani dal lavoro, ma li fa lavorare più di prima, solo in posture più scomode e squalificate. Non ho nulla da eccepire al racconto, tranne il genere letterario in cui lo colloca, che è piuttosto quello dei racconti dell’orrore. Nondimeno, Poe classificò il suo Turco Meccanico tra i racconti fantastici, e io lo seguo non per ragioni letterarie, bensì politiche e filosofiche. (Maurizio Ferraris, Documanità, Roma-Bari, 2021, p. 308)



L'arte del futuro

Una conversazione con Ludovico Pratesi e Marco Bassan

Cinque visioni di futuro

Come sarà il futuro dell'arte?



La Terza Rivoluzione Industriale

Ecco una conferenza di Jeremy Rifkin





Il bibliotecario


Dunque eccomi proprio nel sancta sanctorum della biblioteca. Posso dirti che mi pareva di essere entrato nell'interno di un cervello; tutt'intorno nient'altro che scaffali con le loro celle di libri, e dappertutto scalette per arrampicarsi, e sui leggii e sulle tavole mucchi di cataloghi e di bibliografie, insomma tutto il succo della scienza e nemmeno un vero libro da leggere, ma soltanto libri sui libri; c'era per davvero odore di fosforo cerebrale, e non credo di illudermi se dico che avevo l'im pressione di essere arrivato a qualcosa! Ma naturalmente, quando l'uomo fa per lasciarmi solo, mi sento un non so che di strano, una specie di angoscia; sì, rispetto e angoscia. Il bibliotecario sale su per una scaletta come una scimmia e si getta su un libro come se avesse già preso la mira dal di sotto, proprio quel libro lì, lo porta giù, dice: Signor generale, ecco qui per lei una bibliografia delle bibliografie, tu lo sai cos'è? be', l'elenco alfabetico degli elenchi alfabetici dei titoli di quei libri e lavori che sono stati pubblicati negli ultimi cinque anni intorno al progresso dei problemi etici, ad esclusione della teologia morale e della letteratura amena... insomma mi spiega qualcosa di simile e sta per svignarsela. Ma io faccio ancora in tempo ad agguantarlo per la giacchetta. Signor bibliotecario, esclamo, lei non può piantarmi in asso senza rivelarmi come fa a raccapezzarsi in questo... be', sono stato incauto, ma la mia impressione era quella, ... in questo manicomio. Credo che mi abbia frainteso; m'è poi venuto in mente che, a quanto si dice, i pazzi trovano sempre che i pazzi sono gli altri; certo è che guardava sempre la mia sciabola e non c'era modo di trattenerlo. E m'ha fatto venire una paura birbona, perché, come io cercavo di non lasciarlo andare, eccolo che si tende su dritto, cresce addirittura fuori delle sue brache cascanti, e dice con una voce che sottolineava significativamente ciascuna parola, come per rivelare infine il segreto di quei muri: Signor generale, dice, lei vuol sapere come faccio a conoscere questi libri uno per uno? Ebbene glielo posso dire: perché non li ho mai letti!

Ti dico io, per poco non m'ha preso un colpo! Ma lui, vedendo il mio sbigottimento, s'è spiegato meglio. Il segreto di tutti i bravi bibliotecari è di non leggere mai, dei libri a loro affidati, se non il titolo e l'indice. Chi si impaccia del resto, è perduto come bibliotecario! m'istruisce. Non potrà mai vedere tutto l'insieme!

Gli chiedo senza fiato: Dunque lei non legge mai nessuno di questi libri?

Mai, tranne i cataloghi.

(Robert Musil, L'uomo senza qualità)


Sul catalogare

Alla fine del XIX secolo il profumiere Septimus Piesse organizzò alla metà dell'Ottocento una curiosa corrispondenza tra note musicali e essenze profumate. Una pagina del suo trattato.


Il prodotto finale: uno scritto sul futuro

Per terminare positivamente il corso è necessario produrre un testo che sarà raccolto (dopo opportune verifiche ed eventuali correzioni e/o modifiche) in un libro a stampa, come è già avvenuto per gli Incontri con la macchina.

Si invitano i dottorandi a seguire le indicazioni:

1. sviluppo di un testo (narrativo, di circa 10000-15000 caratteri max) che a partire dalle personali esperienze di ricerca esca dai propri confini e li superi cercando nuovi argomenti e temi al di là delle frontiere e che presenti una visione proiettata al 2060;

2. sono ammessi tutti generi della comunicazione che possano trovare in un volume a stampa il loro supporto materiale; sono ammesse narrazioni per immagini (fumetti, graphic novel, sceneggiature, partiture musicali, story board, serie TV, programmi politici, manuali di istruzione, ricette, progetti meta-scientifici, ecc.) Per chi volesse presentarsi con un'opera musicale è possibile linkare al testo un sito web tramite un QR code;

3. il testo (come accade nella letteratura scientifica) dovrebbe essere  corredato da alcuni fondamentali riferimenti bibliografici richiamati nel testo con il rimando "all'americana", evitando le note a piè di pagina. Es. (Marchis 2020) : Vittorio MARCHIS, Dall'Arte.. allo Zero. Piccolo dizionario filosofico dell'ingegneria, Firenze : Mondadori Università, 2020; 

4.  per meglio impostare il lavoro individuale ciascun dottorando è invitato a presentare nei prossimi incontri un titolo provvisorio e un brevissimo abstract che anticipi l'argomento e la forma del proprio contributo 

I prossimi Incontri / Lezioni

Come concordato con i presenti alla lezione di ieri ecco il calendario dei prossimi incontri:

Martedì 29 marzo, ore 15:00-17:00, Sala riunioni DIMEAS, 3° piano

Gioved' 7 aprile, ore 15:00-17:00, Sala riunioni DIMEAS, 3° piano

Martedì 12 aprile, ore 15:00-17:00, Sala riunioni DIMEAS, 3° piano

STEP #17 - un Nobel futuro

Scrivere in dieci righe la biografia di un personaggio immaginario vincitore di un premio Nobel 2022 per un'impresa rilevante nell'ambito della vostra azione?

Facoltativo: scrivere la motivazione dell'Accademia di Stoccolma

STEP #16 - se foste...

Immaginate che al vostro artista preferito di oggi (regista, scrittore, fumettista, drammaturgo, sceneggiatore, street artist, attore, performer, rapper, cantautore, scultore etc) sia chiesto di presentare un progetto per una sua opera con tema la vostra azione: come lo scriverebbe in dieci righe?

STEP #15 - deja vu

Trovare una o più opere che rappresentino la vostra azione per ciascuno dei linguaggi: romanzo, poesia, opera teatrale, serie tv, podcast. Cercate così il deja-vu.

Nella macchina, esperienze rock

Nella macchina, di Marracash, ft. Neffa (musica)

Macchina (Testo) di Bisca tratto da Evoluzioni

Paolo Conte - Parole d'amore scritte a macchina (musica)

Lettere dal Lago di Como

Negli anni '20 del Novecento Romano Guardini pubblicò le Lettere dal Lago di Como che reca come sottotitolo La tecnica e l'uomo. Questì i passaggi che meglio definiscono il ruolo della macchina.

  • LETTERA PRIMA, La questione. p.9
  • LETTERA SECONDA, Artificialità dell’esistenza, p.15
  • LETTERA TERZA, L’astrazione, p.25
  • LETTERA QUARTA, La presa di coscienza, p.33
  • LETTERA QUINTA, Lo sguardo d ’insieme, p.43
  • LETTERA SESTA, Il dominio, p.55
  • LETTERA SETTIMA, La massa, p.63 
  • LETTERA OTTAVA, Il venir meno dell'organico, p.77
  • LETTERA NONA, Il nostro compito, p.91

Vedi: di ciò che su, nel Nord, è già quasi compiuto, percepii qui i primi sintomi. Vidi la macchina penetrare in un paese che finora aveva posseduto una cultura. (p. 11) 

Abbiamo persino imparato a vedere valori positivi nell’ineluttabile. Cominciamo ad aprire gli occhi sulla grandezza di questo nuovo mondo della macchina e troviamo già la forza di guardarlo in faccia e di porgere la mano per dargli forma. (p.13) 

Il mondo della macchina viene dal Nord e il Nord può dominarlo; ma nel Sud esso porterà soltanto barbarie. (p.14) 

E ciò che il concetto è per la conoscenza delle cose, il meccanismo, l’apparecchio, la macchina lo sono per l’attività pratica. Ciò che il concetto procura alla conoscenza e precisamente il mezzo di arrivare - tramite suo - a molti oggetti senza afferrarne alcuno vivo, di elaborare un segno nel quale tutti gli attributi comuni vengano compresi e designati con rigore - questo servizio la macchina lo rende all'azione. Essa è un concetto fatto d’acciaio. S’impossessa degli oggetti multipli, trascurando la loro singolarità, la loro particolarità e li tratta come se fossero tutti uguali. (p.30)

Il giornalista va a caccia di fatti, li descrive e li analizza; la macchina fotografica li fissa sulla pellicola. Nessun avvenimento passa inosservato. (p.38)

L’essenziale, ora, nella rappresentazione del mondo come in quella dell’uomo è anzitutto di vedere come le forze si trovino l’una rispetto all’altra. Quantità e qualità; calcolo e creazione; macchina e vita; oggetto e persona. (p.52)

Non sussiste alcun sentimento delle possibilità biologiche e dei limiti del vivente; nessun sentimento della misura naturale determina questo comportamento. Il fine è elaborato dalla ragione e fissato arbitrariamente. In base ad una formula scoperta le energie e le sostanze sono fatte convergere ad un unico fine: la macchina. La macchina è una formula di ferro, diretta verso uno scopo determinato. (p.58)

La gigantesca macchina della vita economica funziona nella stessa maniera razionale, meccanica, arbitraria. Essa serve all’organizzazione politica e la domina. Penetra nel più profondo della vita intellettuale per mezzo della stampa quotidiana, del cinema, dell’editoria, del teatro, della musica, dei viaggi, ecc. (p.59)

L’aumento della popolazione nel corso degli ultimi sessantanni è stato reso possibile dalla macchina. D’altra parte, però, è esso che rende possibile la macchina. Tuttavia si deve riconoscere che una cosa non può spiegarsi per mezzo dell’altra. Mi sembra che quel processo che crea la macchina - insisto ancora su questo punto: che essa rompe l’equilibrio organico, infrange i legami con la natura e scatena delle forze isolate - significhi anche lo scatenamento della forza di accrescimento della «vegetazione umana». (p.70)

Ho l’impressione che il nostro patrimonio sia stato preso tra gli ingranaggi di una macchina mostruosa, capace di triturare tutto. Diventiamo poveri, sempre più poveri! Si salverà soltanto ciò che è puro, autentico, in sé e nella nostra anima. Dovrà essere così, inevitabilmente. Forse non abbiamo altro modo per pervenire ad una vera realtà. (p.75)

Ora le energie della natura, così isolate, potevano operare in base al riconoscimento e alla liberazione della loro legalità razionale, sostenute com’erano da questa nuova volontà specificamente meccanica. Definendola «meccanica» non intendo dire che essa sia stata «materiale». In questa volontà è racchiusa una immensa spiritualità. (p.84)

(Questa nuova volontà) non s’appoggia, come sulle sue assise, sulla sfera organica, ove l’uomo inizia le sue intraprese e svolge i suoi compiti. Al contrario, il suo punto di partenza è la forza naturale isolata, concepita razionalmente e divenuta efficace in virtù della macchina - la quale altro non è se non la ragione tradotta in apparecchio! (p.85)

E anche se tiriamo un respiro di sollievo appena questa barbara macchina si è allontanata da noi, sappiamo bene che essa avrà l’ultima parola e che verrà un giorno in cui queste contrade, queste costruzioni, queste città e queste strade e tutto il quadro formato da questo paesaggio saranno sacrificati all’arbitrio di quella motocicletta. (p.87)

Ciò che viene in seguito, invece, mi sembra abbia a rivelare tutt’altra mentalità e precisamente mi pare che mostri la volontà di stabilire liberamente i suoi obbiettivi, indipendentemente da qualsiasi legame organico, sulla base di forze rese libere per mezzo della ragione e assoggettate alla volontà autonoma per mezzo della macchina. (pp.88-89)

Ma, veramente, le forze di cui parliamo sono sfuggite dalla mano della personalità vivente, o si dovrebbe dire piuttosto che è la mano che non le ha più sapute trattenere? Che se le è lasciate sfuggire? E che per questo esse sarebbero cadute sotto il giogo demoniaco del numero, della macchina, della volontà di potenza? ... (p.97)

E io credo di avere delle prove di questa possibilità. Vedo, infatti, una architettura in cui il prodotto tecnico ha trovato la sua forma vera. Questa forma non è un apporto dall’esterno, ma viene dalla medesima origine del prodotto tecnico stesso. Ed essa è così pura, così sincera, così naturale, che si potrebbe esser portati a credere che una macchina giustamente costruita, una casa opportunamente ben progettata trovino in questa perfezione anche il loro valore artistico; (p.107)


Un antropologo tra di noi

Italo Calvino, romanziere attento alla scienza, non dimentica la dimensione antropologica della tecnica, esaminandola nelle più quotidiane azioni. Per questo il Marcovaldo può ritenersi un saggio antropologico dell'Italia del miracolo economico. Nanni Loi la rappresentò egregiamente nei suoi "Specchio segreto" una candid camera nostrana e in uno sceneggiato per la Rai (1° episodio, 3° episodio, 4° episodio, 5° episodio, 6° episodio)





Un regista cecoslovacco

La diabolica invenzione di Karel Zeman


Il film originale Vynález Skázy (1958)



STEP #14 - ABC

Scrivere, illustrandolo, un abbecedario della propria indagine secondo lo schema: A come ..., B come... eccetera.

Qui di seguito il tentativo di un Abbecedario dell'Antropologia della tecnica:

STEP #13 - Il futuro di Robida

Individuare all'interno del romanzo di Albert Robida, Il secolo XX, uno o più passi che commentino l'azione sotto indagine e farne un breve commento.



A cosa servono le bibliografie

Se a prima vista le bibliografie e soprattutto le note bibliografiche sembrano dare sfoggio in primis del grado di informazione di chi scrive e in secondo luogo affermano la necessità di approfondire argomenti che non sono stati ampiamente trattati, di esse ne ribadisco una funzione molto più nascosta ma forse ancora più importante. Quando si legge una bibliografia esiste un primo livello di conoscenza che svela al lettore la presenza di autori noti, ma al contempo anche di "nomi" assolutamente sconosciuti. Ed è proprio intorno ad essi che la curiositas deve attivarsi, perché ogni ricerca deve prendere il La proprio da ciò che è "l'ignoto ignoto". E ogni bibliografia è una specie di libreria...



Tecnica e cultura


SOMMARIO

Introduzione di Thomas Maldonado, 9
Cultura e tecnica di Franz Reuleaux, 25
Il dominio della tecnica di Georg Simmel, 37
Tecnica ed economia di Werner Sombart, 47
Le metropoli e la vita spirituale di Georg Simmel, 65
L'importanza delle arti applicate di Hermann Muthesius, 80
Estetica dell'ingegneria di Joseph A. Lux, 96
Arte e tecnica di Peter Behrens, 115
Arte e industria di Henry van de Velde, 132
Tecnica e cultura di Werner Sombart, 137
La meccanizzazione del mondo di Walter Rathenau, 171
Il contributo delle strutture industriali alla formazione di un nuovo stile di Walter Gropius, 202
Filosofia della tecnica di Eberhard Zschimmer, 208
La scienza come professione di Max Weber, 225
La freddezza tecnica di Ernst Bloch, 236
Tecnica e idealismo di Eberhard Zschimmer, 247
Principi della produzione del Bauhaus di Walter Gropius, 269
Filosofia della tecnica di Friedrich Dessauer, 281
Esigete la dittatura della macchina di Hans Schmidt e Mart Stam, 297
Bibliografia, 301














STEP #12

Quale suggerimento traete da questa immagine? Ne riuscite a individuare il contesto?


STEP #11 - comics

Cercare una citazione attinente alla azione sotto esame che faccia la sua comparsa in una striscia di fumetti, arricchendola oltre ce del riferimento bibliografico anche di un breve commento personale.



Il sublime

 Περὶ Ὕψους

Il trattato Del sublime dello Pseudo Longino

Trattato del sublime di Dionisio Longino tradotto dal greco in toscano da Anton Francesco Gori

Edmond Burke, Ricerca sull'origine delle idee del sublime e del bello, 

Mario Costa, Il sublime tecnologico, Castelvecchi, 1998

Mario Costa, Dopo la tecnica. Dal chopper alle similcose. Seguito da: «Il sublime tecnologico» trent'anni dopo, Napoli : Liguori, 2015

STEP #10 - in un libro

Avendo a disposizione il volume Out of Control di Kevin Kelly, cercare in esso tutti i passi in cui è coinvolta la azione oggetto del vostro approfondimento, e riportarli nel proprio blog, citando esattamente i riferimento della pagina.