Il prodotto finale: uno scritto sul futuro

Per terminare positivamente il corso è necessario produrre un testo che sarà raccolto (dopo opportune verifiche ed eventuali correzioni e/o modifiche) in un libro a stampa, come è già avvenuto per gli Incontri con la macchina.

Si invitano i dottorandi a seguire le indicazioni:

1. sviluppo di un testo (narrativo, di circa 10000-15000 caratteri max) che a partire dalle personali esperienze di ricerca esca dai propri confini e li superi cercando nuovi argomenti e temi al di là delle frontiere e che presenti una visione proiettata al 2060;

2. sono ammessi tutti generi della comunicazione che possano trovare in un volume a stampa il loro supporto materiale; sono ammesse narrazioni per immagini (fumetti, graphic novel, sceneggiature, partiture musicali, story board, serie TV, programmi politici, manuali di istruzione, ricette, progetti meta-scientifici, ecc.) Per chi volesse presentarsi con un'opera musicale è possibile linkare al testo un sito web tramite un QR code;

3. il testo (come accade nella letteratura scientifica) dovrebbe essere  corredato da alcuni fondamentali riferimenti bibliografici richiamati nel testo con il rimando "all'americana", evitando le note a piè di pagina. Es. (Marchis 2020) : Vittorio MARCHIS, Dall'Arte.. allo Zero. Piccolo dizionario filosofico dell'ingegneria, Firenze : Mondadori Università, 2020; 

4.  per meglio impostare il lavoro individuale ciascun dottorando è invitato a presentare nei prossimi incontri un titolo provvisorio e un brevissimo abstract che anticipi l'argomento e la forma del proprio contributo 

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