Here you find some historical considerations on the use of pes romanus
Metron, length measures in Ancient Rome
Materials and notes by Vittorio Marchis, around his courses at Doctoral School of Politecnico di Torino
Here you find some historical considerations on the use of pes romanus
Metron, length measures in Ancient Rome
1. take into account your country experience (llok at the past, at the mythology,...)
2. understand what sport you intend to speak of
3. take into account your research activity in the PhD time
4. consider how your personal sympathies could be transferred to the sport (food, music, ...)
5. choose some pictures (also from advertisement or comics, bu also from movies)
6. choose 3-4 titles for a real scientific bibliography
La lavatrice è l'argomento centrale di un interessante e innovativo articolo di Marco Pozzi.
Elegia per una lavatrice o ditirambo slow
E così facciamo un salto nel passato quando nel 2007, a Pordenone feci una delle mie prime "autopsie di macchine"
Autopsia di una lavatriceMolte sono le grandezze che utilizziamo per valutare la "bontà" di una macchina: in italiano abbiamo il rendimento, l'efficienza, la resa, l'efficacia, ... Il filosofo francese François Jullien ha scritto un importante saggio Sur l'efficacité, dove mette a confronto la cultura occidentale con quello cinese, di cui è un esperto.
Un articolo sulla cultura cinese dell'efficacia, dalla strategia militare ai supereroi. Ma anche una tesi di laurea.
Nell'ultimo incontro ho chiesto ai dottorandi di scrivere sul medium più immediato che avevano a portata di mano (Whatsapp) un breve testo sulle loro personali idee "sulla macchina". Queste le risposte:
Il mio rapporto con la macchina è ambivalente, quando funziona bene sono lieto di farne uso, ma quando ha delle problematiche che ne impediscono l'utilizzo diventa fonte di grande rabbia, perché anche se individualmente ne potremmo fare a mano per studiare/lavorare, non se ne può fare a meno a livello sistemico.
Vedo sempre la macchina come uno strumento per raggiungere un fine. La macchina è "X che, se lo utilizzo o se riesco a utilizzarlo, ottengo Y".
Il mio rapporto con la macchina è innanzitutto di sospetto e sfiducia, e penso che questo sia dovuto soprattutto alla mia formazione tecnica, a volte è come se mi aspettassi il fallimento della macchina a priori, ma anche di profondo interesse per l'aspetto materiale e per la storia che le macchine evocano.
Il mio rapporto con la “macchina” è piuttosto contraddittorio. La macchina aumenta l’efficienza dei processi ma può al contempo alienarci, sostituendo gesti e decisioni umane con automatismi meccanici. Delegando sempre più alle tecnologie, rischiamo di perdere contatto con la dimensione individuale e spontanea. Ridotti a dati e utenti, viviamo esperienze sempre più anonime e meccaniche, annichilendo le nostre azioni.
Ancora un libro sul correre... presentato a Timbuctu (i podcast di Marino Sinibaldi)
A è la prima lettera dell'alfabeto. A è la lettera che richiama l'Anatomia e l'Autopsia, due concetti chiave per la conoscenza. Da assolutamente vedere è il corto di Sesame Street: A's Anatomy.
Sorto nel 1997, il MAP - Museo Archivio Politecnico fu un luogo, ma anche un'idea per dare supporto alla memoria del Politecnico di Torino. Non un Museo, ma piuttosto un Archivio dove oggetti, documenti e libri potessero essere conservati e consultati per mantenere viva la consapevolezza di un passato di cultura e ricerca, nell'Ateneo torinese. Purtroppo il sogno di un MuseoArchivio luogo di incontro e di promozione di una realtà non solo confinata all'interno del Politecnico, ma resa disponibile all'intera Città, e oltre, non ha avuto un suo seguito e , dopo inutili tentativi di rianimazione, nel 2015 il MAP è stato definitivamente chiuso e le sue "reserves" sono state disperse.
Dal dicembre 2011 al dicembre 2012 quasi giornalmente sono state pubblicate le DailyMapNews sul Blog omonimo che fortunatamente esiste ancora in quella che io ho definito "ragnarete".
Troviamo sul sito della Treccani: Festival di Sanremo e sport, la strana coppia, di Mara Cinquepalmi, un post pubblicato il 5 febbraio 2024.
Sanremo, un fenomeno collettivo (o complessivo?)
Il Festival di Sanremo, lo sport e i favoriti alla vittoria
Elisa Balsamo ospite al Festival di Sanremo (era il 2022)
... ma tra tifosi e sportivi, tra atleti e semplici spettatori c'è una bella differenza.
Questa è la prima definizione di Metaverso, come appare in Snow Crash di Neal Staphenson, un libro pubblicato per la prima volta nel 1992 (trad. it. Mondadori Urania, Ed. Kindle, pp. 36-38)
"La faccia superiore del computer è tutta liscia, eccetto la lente con obiettivo fisheye, una semisfera di vetro ben pulito coperta da un rivestimento ottico violaceo. Ogni volta che Hiro usa la macchina, la lente si solleva e si sistema al suo posto e la base si accende insieme alla superficie del computer, che riflette, capovolto e incurvato, il loglo del quartiere. Hiro ci trova un che di erotico. […] L’obiettivo può vedere metà dell’universo – la metà che sta al di sopra del computer, quindi, anche la maggior parte di Hiro. In questo modo, la macchina è sempre in grado di individuarne la posizione, oltre che la direzione dello sguardo. Dentro il computer ci sono dei laser, uno rosso, uno verde e uno blu. Sono abbastanza potenti da emettere una luce brillante, ma non da bruciargli la papilla ottica, cuocergli il cervello, friggergli le ossa frontali e fondergli i lobi. Come si impara alle elementari, le luci di questi tre colori possono essere combinate a diverse intensità per produrre tutte le tinte che Hiro è in grado di vedere. In tal modo, dall’interno del computer, può essere emesso, attraverso la lente fisheye, un piccolo raggio del colore desiderato, in qualsiasi direzione. Gli specchietti elettronici collocati dentro la macchina fanno schizzare il raggio avanti e indietro sulle lenti degli occhialoni di Hiro, proprio come un raggio elettronico all’interno di un televisore colora la superficie interna del Tubo eponimo. L’immagine che ne risulta resta sospesa nello spazio tra Hiro e la Realtà. Disegnando un’immagine leggermente diversa di fronte a ognuno degli occhi è possibile creare un effetto tridimensionale. Cambiando l’immagine settantadue volte al secondo si genera l’impressione del movimento. Disegnando l’immagine tridimensionale in movimento a una risoluzione di 2K pixel per lato si raggiunge il massimo grado di nitidezza percepibile a occhio nudo e pompando il suono di uno stereo digitale nei piccoli auricolari è possibile dotare le immagini tridimensionali in movimento di una perfetta colonna sonora. Quindi, Hiro non è affatto lì dove si trova, bensì in un universo generato dal computer che la macchina sta disegnando sui suoi occhialoni e pompando negli auricolari. Nel gergo del settore, questo luogo immaginario viene chiamato Metaverso. Hiro trascorre molto tempo nel Metaverso."
Da più di un anno tengo una rubrica sulla Rivista Online "FYINpaper" dedicata ai Net Animal. Chi sono? i nuovi abitanti della Rete, che non è proprio il Metaverso, ma...
Andate a leggere le mie "pagine" sui Net Animal
Perché non andare a curiosare nel Blog che feci per il mio corso di Filosofia dell'Ingegneria? Qui riporto la pagina in cui consigliavo alcuni video assai curiosi e interessanti,... da vedere:
https://filinge.blogspot.com/2020/05/nuovi-video.html
Perché la filosofia serve anche agli ingegneri, e a tutti...
Sempre Marco Pozzi consiglia:
Ieri, durante il suo intervento Marco Pozzi ha ricordato l'omino di vetro. Ecco alcuni spunti per approfondire l'argomento.
Una lettura da uno scritto di Gianni Rodari
Stefano Accorsi legge "Giacomo di cristallo" di Rodari
Come è ben ricordato nella Grammatica della fantasia, di Gianni Rodari, la fantasia è alla base di ogni forma di conoscenza. E ricordiamolo, anche nella ricerca scientifica.
An Environmental Game: proposta di una mappa concettuale.
Scelti i concetti: Nature, Water, Ropes, Velocity, Fishes, Ball, Clouds li disponiamo su un foglio e incominciamo a tracciare alcuni fili di connessione.
"Civiltà delle Macchine", non è solo uno specchio di un Paese che rinasce dopo la guerra, ma anche l’analisi (in senso freudiano) delle tensioni essenziali che agitano le menti più curiose di quegli anni. (1953-1957 il periodo di Sinigalli e 1957-1979 gli anni di Flores d’Arcais).
isognerebbe scavare per vedere quale è stato l’apporto di Leonardo sinisgalli nella scelta delle immagini di copertina. Ricordiamoci che Sinisgalli è stato un grande collezionista di arte contemporanea.
Si veda il catalogo della Mostra di Macerata (16 luglio-16 ottobre 1988) Le “Muse irrequiete” di Leonardo Sinisgalli a cura di Giuseppe Appella, Roma : De Luca, 1988. La collezione d’arte di Sinisgalli è vastissima e per molti versi richiama molte opere apparse sulla Rivista.
NOTE SULLE COPERTINE:
"La Civiltà delle Macchine" è il titolo di una rivista fondata nel 1953 da Giuseppe Eugenio Luraghi e Leonardo Sinisgalli e pubblicata dall'IRI. La rivista si allinea nel dibattito culturale inaugurato da Charles Percy Snow sulle "due culture" e sulla necessità di integrare scienza e tecnologia con le scienze dell'uomo e della società.
Sul sito della Fondazione Ansaldo si trovano liberi alla consultazione i primi numeri.
Frammenti da André Leroi-Gourhan, Il gesto e la parola, Torino : Einaudi, 1977-
"La libertà della mano comporta quasi necessariamente una attività tecnica diversa da quella delle scimmie e la libertà durante la locomozione, unitamente a una faccia corta e priva di canini offensivi, impone l ’utilizzazione di organi artificiali, vale a dire di utensili. Stazione eretta, faccia corta, mano libera durante la locomozione e possesso di utensili movibili sono veramente i criteri fondamentali per distinguere l’uomo.
"Nella scimmia tale attività comune interessa azioni coordinate di prensione e di preparazione dei cibi, di attacco o di difesa, di spidocchiatura, di locomozione per la mano, di masticazione e di deglutizione per la faccia, cui si aggiungono alcuni gesti e mimiche. Per l’uomo attuale l’attività comune, come sappiamo, è alquanto diversa: le azioni coordinate di prensione e di preparazione dei cibi contrassegnano il predominio della mano, come pure quelle di attacco e difesa: la locomozione non interessa più la mano. Ma in primo luogo, la mano tende a essere organo di fabbricazione, mentre la faccia è lo strumento della fonazione organizzata in lingua.
"Prendendo come tema della prima parte di questo libro la storia del cervello e della mano, ho voluto cominciare da un vero principio, perché l’uomo è in primo luogo percepibile nella sua realtà corporea e pare che la trafila normale sia misurare prima di tutto il risultato delle azioni della mano, cioè quello che l’uoftio si è fabbricato per poter esercitare il pensiero. Cosi facendo si corre il rischio di disconoscere quanto d’incorporeo esiste nella realtà dell’uomo.
Scienze antropologiche e Civiltà (M. Mead) "Anni fa, uno studente chiese all'antropologa Margaret Mead quale riteneva che fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così. Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l'osso guarisca. Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi. Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia. Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri. Essere civili è questo". Ira Byock
Ecco cosa si trova su questo Blog cercando il termine "mano": https://techanthropology.blogspot.com/search?q=mano
La comunicazione visiva, il marketing e in generale la pubblicità fondano la loro essenza sulle immagini simbolo. La loro origine non è legata alla società dei consumi come spesso si crede ma ha origini antiche.
Un libro da curiosare: Umberto Eco, Mnemotecniche e Rebus, Rimini : Guaraldi, 2013.
Marco Pozzi, dottore di ricerca in Ingegneria meccanica / Digital Humanities da lungo tempo collabora con i corsi di Dottorato "Epistemologia della Macchina" e "Antropologia della tecnica" come co-Editor dei volumi della serie degli Incontri con la macchina pubblicati da Mimesis.
In Internet scrive sul post "Il respiro della palla" e collabora a "Il Fatto Quotidiano".
I prossimi incontri del Corso di Antropologia della tecnica si terranno:
giovedì 13 febbraio, dalle ore 17:30 alle 19:00 nella Sala del Terzo piano al DIMEAS
giovedì 20 febbraio, dalle ore 17:30 alle 19:00 nella Sala del Terzo piano al DIMEAS
giovedì 27 febbraio, dalle ore 17:30 alle 19:00 nella Sala del Terzo piano al DIMEAS
mercoledì 5 marzo, dalle ore 17:30 alle 19:00 nella Sala del Terzo piano al DIMEAS
Le scritture sono immagini che con segni, parole o immagini trasmettono una narrazione...
I documenti sono scritture collocate nello spazio e nel tempo, e quindi possono servire alla storia...
I francobolli sono documenti in quanto scritture collocabili nello spazio e nel tempo, e in più hanno un ruolo istituzionale perché emessi da enti governativi.
Questa è la definizione di Wikipedia: "La mappa concettuale è la rappresentazione grafica della rete di relazioni tra più concetti, a partire da quello iniziale." Ma qui non ci interessano le mappe gerarchiche ad albero perché una vera mappa concettuale è un grafo in cui ogni concetto può trovare connessioni con gli altri. E sono appunto le connessioni tra i concetti chiave che caratterizzano le interazioni alla base della conoscenza di cui la mappa è la sintesi. A tale scopo si rimanda a un mio post dell'anno passato, e ai link che da esso si dipartono.
Sporting Sounds: Relationships Between Sport and Music, è un libro curato da Anthony Bateman e John Bale. Nella presentazione si legge che "Music and sport are both highly significant cultural forms, yet the substantial and longstanding connections between the two have largely been overlooked. Sporting Sounds addresses this oversight in an intriguing and innovative collection of essays." Un'anticipazione la trovate sul portale della didattica.
Cercate una canzone che possa servire come elemento portante per il vostro nuovo sport.
Questa volta vi invito a passeggiare per le vie della vostra città e a cercare sui muri o sugli altri spazi verticali un'immagine che richiami il dinamismo di un'azione sportiva. Non fotografate la pubblicità di un magazzino di articoli sportivi, ma piuttosto un graffito... e non dimenticate di indicare il luogo del vostro ritrovamento. Buona ricerca.
Gare sportive avvenivano anche nell'Antico Egitto
I Giochi olimpici antichi furono delle celebrazioni atletiche e religiose, svolte ogni quattro anni nella città di Olimpia, in Grecia, storicamente dal 776 a.C. al 393 d.C.