All'origine del metaverso, e oltre

Il termine "metaverso" è nato nel romanzo di fantascienza di Neal Stephenson Snow Crash del 1992.  Il metaverso è un'ipotetica iterazione di Internet come un unico mondo virtuale universale e immersivo.

"Nella definizione della struttura del Metaverso, sono stato influenzato da Human Interface Guidelines della Apple – un libro che illustra la filosofia su cui si basano i Mac." così concludeva Neal Stephenson al termine del suo romanzo (postcyberpunk) Snow Crash (Italian Edition) (p.602). 

This part of Apple Human Interface Guidelines presents the philosophy and psychology behind the Macintosh interface. Read this part to learn about the design principles and considerations you can use to create an excellent human interface. You’ll find out how to incorporate good human interface consideration with your design and decision-making processes and how to involve users throughout the design process. It also tells you how to work with and go beyond the guidelines while maintaining their spirit and intent.

Scrive Roberto Masiero che i digital twins "sono, banalizzando, modelli virtuali progettati per riflettere in modo anche preciso, ma soprattutto controllato e controllabile, un oggetto o un insieme di oggetti fisici. Per dirla in altro modo, una rappresentazione virtuale delle caratteristiche e della struttura dinamica di un oggetto fisico o di uno spazio. Questi digital twins inevitabilmente (e su tale parola si dovrebbe riflettere) agiscono in un ambiente, il metaverso, che altro non è che una rete di mondi che si espande in tempo reale creando più identità o, se vogliamo, uno spazio tridimensionale all’interno del quale persone fisiche possono muoversi, condividere e interagire." 


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