Materiali e interventi di Vittorio Marchis intorno al suo corso alla Scuola di Dottorato al Politecnico di Torino
Intorno all'epistemologia
Cominciamo intanto col chiarire che cos’è l’Epistemologia. Il termine etimologicamente deriva dalle due parole greche ἐπιστήμη discorso) e λόγος (scienza) e significa dunque, nell’accezione che usualmente ne viene data, “discorso intorno alla scienza”. Ma c’è un’altra possibile derivazione etimologica, più interessante per la questione che stiamo affrontando, dal prefisso della lingua greca ἐπὶ (che significa “su” o “sopra”) e dal verbo ἴσταμαι (che significa “stare”): in questo modo il termine può essere tradotto letteralmente come uno “stare sopra” o un “sovrastare”. A questo significato si ricollega la parola inglese understanding, con la sola differenza che, in questo caso, anziché di uno stare sopra si parla di uno “stare sotto”. La versione tedesca di questa facoltà cognitiva, verstehen, è più complessa, in quanto si compone del verbo Stehen, che significa ancora una volta “stare” (in piedi) accompagnato dal prefisso ver-, che porta in sé un senso di allontanamento, di perdita, di cambiamento e di capovolgimento. In tutti e tre i casi i significati convergono nel rimandare, comunque, a un cambiamento di quota e di livello, il quale, sia che avvenga verso l’alto o verso il basso, evidenzia la necessità di discostarsi dalla superficie del discorso per andare giù, in profondità, o innalzarsi a un punto di vista superiore. Questo è il tipo di sguardo che indaga la struttura e il funzionamento dei processi cerebrali e della mente allo scopo di stabilire che cosa sono in grado di fare e di conoscere. (Silvano Tagliagambe, Filosofia del digitale: ontologia o epistemologia?, in Filosofia del digitale, a cura di Luca Taddio e Gabriele Giacomini, Sesto San Giovanni : Mimesis, 2020)
Consiglio di curiosare il Blog: epistemologiadellamacchina.blogspot.com, intorno al quale si è sviluppato negli anni passati un corso alla Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino e che ha prodotto la serie di sette volumi degli Incontri con la macchina.
Intorno al Pendolo di Foucault
Franco Forchetti nel suo saggio Il segno e la rosa: i segreti della narrativa di Umberto Eco (Roma : Castelvecchi, 2005) scrive:
Mario Bellini e l'irresistibile seduzione delle macchine, e altro
Sul "Corriere della Sera" il 31 agosto 2018 è apparso un articolo di Mario Bellini.
Su "OndaCinema" Lorenzo Salzano scrive di Ridley Scott. La seduzione delle macchine.
Daniel Dennett ha scritto un libro intitolato Dove nascono le idee.
La seduzione dell'artigianato
Nel 1990 alla Fiera di Roma si tenne una Mostra intitolata La seduzione dell'artigianato. Artigianato nella storia e diretta da Tullio Gregory. La mostra illustra la composita realtà del mondo artigianale, dalle radici storiche fino al ruolo nell’economia e nella cultura contemporanee. L’Istituto e Museo di Storia della Scienza ha contribuito alla realizzazione della sezione “Artigianato nella storia”, curando due percorsi. Nel primo, “L’artigianato della scienza”, vengono sottolineate l’abilità e l’ingegnosità di artefici dalle più varie competenze nel realizzare dispositivi sempre più perfezionati e dalle elevate qualità estetiche. Antichi strumenti scientifici, preziosi vetri dell’Accademia del Cimento, così come macchine e utensili utilizzati per realizzarli costituiscono significativi esempi del lavoro delle principali “botteghe” italiane nei secoli XV-XIX. Il secondo percorso, “L’uomo a due ruote”, è dedicato alla storia dei bicicli e presenta draisine e altri antichi velocipedi.
Sulla seduzione (della macchina)
Così scrive Silvano Tagliagambe intorno alla "seduzione" nel suo scritto su Etica e Neuroscienze: Ma è possibile collegare la seduzione alla macchina, oppure è la stessa definizione di macchina che reca in sé il potere della seduzione?
Tra sapere e potere. Percorsi della seduzione, è un libro di F. Rella (a cura di) pubblicato da Pendragon (Bologna, 2002).
Il rapporto tra tecnologia e arte in Hausmann e Moholy-Nagy: un articolo su "Arte e Poesia". (queste le presenze della "macchina")
Intorno al sublime
Il trattato sul Sublime, il più suggestivo scritto di retorica e critica letteraria o, per dirla in termine moderno, di « estetica » conservatoci dall'antichità, fu edito da Francesco Robortello nel 1554 a Basilea e, assai meglio, l'anno successivo a Venezia da Paolo Manuzio, figlio di Aldo. [...] Un'opera che la tradizione manoscritta ci ha consegnato non integra e sotto il nome di Dionigi Longino non altrimenti noto, e messo in dubbio da molti studiosi moderni.
La parola « sublime » è espressa in greco da un termine dall'accezione molto concreta, hypsos, che letteralmente significa « vetta » con un esplicito riferimento al vertice di cose che si elevano verso il cielo, come le montagne o gli alti bastioni. [...] L'uso metaforico di hypsos nel senso di « elevatezza » o « grandiosità » era entrato nel linguaggio della critica letteraria greca già prima di Longino. (Dionigi Longino, Il sublime, Milano : Rusconi, 1988; dalla Introduzione di Elisabetta Matelli)
[...] considera bello e vero sublime quello che piace in ogni momento e a tutti: quando infatti un'unica e medesima cosa appare sotto una stessa luce a uomini dalle differenti occupazioni, modi di vita, interessi, età e lingue, allora - in un certo senso - il giudizio e l' assenso provenienti da voci differenti procurano una potente e indubbia garanzia a favore dell'oggetto della nostra ammirazione
Dato che cinque - si potrebbe dire - sono le sorgenti più che mai capaci di dare vita allo stile elevato (tutte e cinque hanno come fondamento comune il talento espressivo, mancando il quale viene meno anche il resto), ecco che la prima e la più importante è l'aspirazione ad alti pensieri.La seconda fonte è la passione ardente e ispirata Ma mentre queste due componenti del sublime sono per lo più innate, le altre - invero - già si ottengono con l'arte: la particolare struttura delle figure (che sono di due tipi, le figure del pensiero e quelle dell'espressione) , e poi la nobile dizione (che a sua volta consta di due parti: la scelta delle parole e l'espressione figurata e artificiosa) Quinta fonte del sublime, e che comprende in sé tutte le precedenti, è la disposizione delle parole piena di gravità ed elevatezza.
l'arte risulta perfetta quando abbia l'apparenza della natura, e di rimando la natura raggiunge il suo scopo quando contenga, nascosta, l'arte
E mentre nelle statue si ricerca ciò che è simile all'uomo, nella parola invece, come dicevo, cerchiamo quel che supera la condizione umana.
Conviene tuttavia (e quest'esortazione ci fa tornare al punto iniziale della trattazione), dato che la mancanza di difetti è per lo più un successo della tecnica, mentre la sublimità - per quanto priva di un'uniforme tensione - nasce da una naturale grandezza, che l'arte vada in ogni modo a soccorrere la natura. E l'alleanza reciproca delle due potrebbe forse essere la perfezione
Secondo incontro
La prossima lezione del Corso di Antropologia della tecnica si terrà giovedì 2 febbraio dalle ore 14:30 alle ore 17:00 nella Sala Riunioni al terzo piano del DIMEAS.
Una parola antica
κόσμος
Kosmos è una parola di origine greca che è giunta a molte lingue ; il significato originale era ordine, attribuito all'esercito schierato in battaglia, ovvero all'armonia degli astri nel cielo, attiribuito per la prima volta dai pitagorici della Scuola Italica di Crotone. Di qui il primo senso traslato in bellezza. Donde le parole derivate come cosmesi, cosmetica.
Kosmos, il nuovo Museo di storia naturale dell'Università di Pavia, è situato a Palazzo Botta, antico palazzo nobiliare nel centro storico della città. Il Museo affonda le sue radici nel 1771 quando fu fondato dall’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo.
AVVISO - REMIND
Il primo incontro con i dottorandi (anche per definire il calendario) sarà venerdì 27 gennaio alle ore 15:30 (fino alle 17:30) nella Sala Riunioni al terzo piano del DIMEAS
The first meeting with the PhD students (also to fix the calendar) will be on Friday 27 January at 3:30 PM in the Meeting Room of DIMEAS on 3rd floor.
Pensare per immagini
Icone , una collana di piccoli saggi diretta da Massimo Cacciari
Olaf Breidbach e Federico Vercellone, Pensare per immagini. Tra scienza e arte, Milano : Bruno Mondadori, 2010.
Pavel Florenskij, Le porte regali. Saggio sull'icona, Venezia : Marsilio, 2018.
Claudio Ciancio, Ontologia dell'immagine, Sesto San Giovanni : Mimesis, 2022.
Expicatio Terminorum
Anthropology:
Technology:
Machine: Initially this word war the translation of the Greek mechanà a device used in the theatre to pop down the gods on the skené. For many centuries the term assumed a negative meaning, as "war machine"; hence the Italian "macchinazione".
Engine: "An artifact that by consuming a reseource changes the state of a system" (Vittorio Marchis). In this sense also Politics is an "engine". This term derives from the medieval French "engien" that is the vulgarisation of the Latin "ingenium".
Aesthetics: Estetica: nascita e sviluppo della scienza del bello
Primo incontro
The first meeting with the PhD students (also to fix the calendar) will be on Friday 27 January at 3:30 PM in the Meeting Room of DIMEAS on 3rd floor.