La palestra, collocata nel cuore del quartiere, è tutta un suono.
L’impatto del pallone sul linoleum, ma anche sui palmi delle mani,
produce un ritmo e scandisce il tempo; le impronte delle scarpe sul
terreno, rallentando e accelerando, raccontano lo svolgimento
del confronto. Il suono del pallone è grave, solenne, potente. Sembra
più il passo di un gigante che il rimbalzo di una sfera elastica. È
curioso: non suggerisce l’idea di un movimento aereo e leggero, agile e
dinamico, bensì quello di un rito cadenzato ieraticamente.
Il pallone è pesante perché caricato della pressione delle mani e dei
corpi che lo contendono e perché ti è impossibile cogliere i lanci.
Percepisci il canestro grazie a ciò che lo accompagna: l’entusiasmo o lo
sconforto e, talvolta ‒ suono fantastico e misterico
‒ la frustata della rete quando il pallone l’attraversa. Poi c’è il
suono dell’aria: si può descrivere una partita di basket seguendo ‒ se
ti trovi a metà del lato lungo del campo ‒ gli spostamenti dei corpi, e
le folate che producono da un capo all’altro
del terreno. Aguzzando l’udito e cercando di isolare quel suono dagli
altri, può accadere di cogliere qualcosa di simile a un rombo: le suole
delle scarpe, i rimbalzi del pallone, le frasi di incoraggiamento e di
eccitazione, i respiri e i singulti, le urla
dei tifosi e gli acuti del fischietto dell’arbitro che accompagnano la
corsa tutto sembra formare una corrente d’aria e uno sposta- mento di
vento che attraversano la scena come una tempesta che raggiunga il suo
obiettivo per poi ruotare su se stessa e ripartire
in senso inverso. Su tutto questo, c’è il suono del pubblico. È un
suono tifoso che, quarant’anni fa, avremmo definito «all’americana»,
perché allora sembrava che solo negli stadi degli USA si potesse
ascoltare una simile composizione delle voci e una simile
polifonia. Oggi, qualsiasi campetto e qualsiasi palestra può aspirare
ad avere un coro capace di sostenere l’intera partita e l’intera
partitura” (Luigi Manconi,
La scomparsa dei colori, Garzanti, Milano, 2024, pp. 162-163).
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